Edda della mitologia norrena
Varie / / July 04, 2021
Di Guillem Alsina González, nell'Apr. 2018
Le storie che compongono una religione sono state espresse per iscritto in modi diversi, a partire dall'Iliade e dall'Odissea (che spiegare una parte della mitologia greca), alla Bibbia, passando per i testi sacri in tutto il mondo e tutti credenze. Per i norreni, i testi principali sono stati gli Edda.
Le Edda sono raccolte di testi sulla mitologia norrena che mettono giù una lunga tradizione orale, scritta nel XIII secolo.
A quel tempo, il cristianesimo stava progredendo ma non si era ancora affermato nella penisola scandinava, sebbene nel resto d'Europa aveva spazzato via il resto delle religioni per imporsi come unica, grazie anche alla violenza esercitato dalle autorità nella sua imposizione, che è passata attraverso il divieto di altri culti e credenze.
È possibile che competenza cosa significassero per iscritto i testi sacri cristiani, incoraggiò gli autori delle Edda a mettere per iscritto anche ciò che fino a quel momento era stato un semplice tradizione orale dei loro antenati.
Le Edda sono due: la Prosaica o Minore o Snorri, e la Poetica, Maggiore o Saemund.
L'Edda in prosa è scritta, come suggerisce il nome, in prosa e non in versi, sebbene in realtà sia una sorta di manuale di poesia che include le storie eroiche.
Il suo redazione È datato intorno al 1220 ed è opera dello scrittore islandese Snorri Sturluson, un uomo saggio Tra i suoi contemporanei, fu eletto a cariche che oggi classificheremmo come politici nel primo parlamento conosciuto della storia, quello islandese.
Oltre alla sua Edda, Snorri era Autore anche di una saga, un resoconto storico (per il concetto del tempo) che spiega gli eventi accaduti durante la fase di insediamento dell'Islanda.
Da saggio, Snorri ha incluso diverse versioni della stessa leggenda, lasciandoci così in eredità un panorama più vivido e dinamico della mitologia norrena.
L'Edda in prosa di Snorri è divisa in quattro sezioni, la seconda delle quali è un compendio della mitologia norrena, il resto è una raccolta di risorse realizzare composizioni poetiche e stilistiche.
L'Edda di Snorri cita l'altra epoca, quella di Saemund o Maggiore.
L'Edda poetica è la trascrizione della raccolta di poesie conservata nel Codex Regius medievale, contemporaneo dell'Edda in prosa e da essa citato, ma andato perduto fino al 1643.
Fu Brynjólfur Sveinsson, Vescovo di Skálholt (Islanda), a copiare questi testi quando un originale arrivò nelle sue mani.
Lo stesso Brynjólfur attribuì il manoscritto ritrovato a Saemund il Saggio, un sacerdote e condottiero islandese che visse a cavallo dei secoli XI e XII, e con detta paternità li presentò al re di Norvegia (da cui è noto come Codex Regius), anche se è possibile che il testo scoperto una raccolta di testi precedenti.
Il contenuto delle poesie che troviamo in questa Edda sono vari racconti della mitologia norrena che, però, non compongono un corpus, poiché mancano alcune poesie e canzoni, ma oserei dire che rappresentano più della metà di quelle che sono sopravvissute fino ad oggi.
L'epoca esatta in cui sarebbero state realizzate le composizioni originali non è nota, ma sarebbe compresa tra gli anni 800 e 1000.
Foto: Fotolia - Erica Guilane Nachez
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