Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Guillem Alsina González, nel sett. 2017
Al inizio, nel mondo di informatica, c'erano diversi modi di fare le cose e questo era scomodo per i produttori di dispositivi. Per questo sono nati vari standard, tra cui la connettività IDE.
Lo standard IDE (Elettronica di azionamento integrata) consente il collegamento tra unità di archiviazione (dischi rigidi, lettori CD/DVD) alla scheda madre del computer.
Sebbene il suo nome originale sia IDE, in seguito fu conosciuto come PATA (Collegamento AT parallelo). La definizione dello standard include le regole fisiche di connessione come tensioni, velocità e forme fisiche dei connettori.
Visivamente, possiamo differenziare due versioni di connessione IDE: quella destinata ai computer desktop (più grande) e quella destinata all'uso su laptop (più piccola).
Il primo, il più grande, ha due stringhe da 20 pin (nella riga superiore manca il numero dieci contando da sinistra, per permettere a chi monta il disco di localizzarlo correttamente), mentre nel caso dell'IDE per laptop abbiamo due linee a 22 pin in uno spazio più concentrato, con un pin mancante ma sulla linea di fondo, per poter dirigere bene il connettore.
Nel scheda madre è necessario un controller per gestire il traffico dati con i dispositivi IDE.
UN autobus IDE consente la connessione di un massimo di quattro dispositivi suddivisi in due gruppi: primario e secondario. In ognuno di questi, uno dei dispositivi assume il ruolo di "master" (maestro), mentre un altro prende quello di "schiavo" (schiavo). Se colleghiamo un singolo dispositivo, deve essere come master, mentre se ce n'è uno configurato come slave, dobbiamo necessariamente avere un master.
Questo ordinamento aiuterà la scheda madre a sapere a chi inviare i dati, ma ha ripercussioni pratiche. in alcuni casi, come durante l'avvio dei sistemi operativi, che sarà possibile solo da dischi configurati come maestro.
La configurazione dei dischi come master o slave avviene tramite pochi ponticelli situato accanto al connettore IDE.
Il velocità massimo consentito da questo standard è di 167 MB/s.
La creazione dello standard IDE nasce da una collaborazione tra Western Digital e Compaq.
Il risultato ebbe un tale successo che la forma di connettività interessò presto il resto dei produttori di computer PC, al punto da integrarsi in tal modo in questi che finirono per essere considerati lo standard di connettività per detta tipologia di computer, a discapito di altre forme di connettività di unità di Conservazione.
La nascita di IDE risale al 1986 e, da allora, ha avuto altri rivali che non sono riusciti a prevalere, come SCSI.
L'interfaccia IDE si è evoluta nel modulo SATA, che supera l'IDE in termini di dimensioni, velocità e flessibilità.
Uno dei vantaggi dei connettori SATA è che hanno le stesse dimensioni sia sui laptop che sui desktop.
Anche se questo non ci consente - per ovvie ragioni delle dimensioni del Unità disco- installare un disco rigido desktop in a computer laptop, ci consente di installare un disco per laptop o un'unità SSD di dimensioni portatili in un computer desktop.
La velocità fornita da SATA arriva fino a 600 MB/s, una svolta importante rispetto al 167 dell'IDE.
Foto: Fotolia - peerayuth
Temi in IDE