Esempio di sceneggiatura letteraria
Lezioni Di Spagnolo / / July 04, 2021
Il sceneggiatura letteraria È un tipo di sceneggiatura di finzione che non include specifiche tecniche; cioè, non include le specifiche riguardanti i movimenti della telecamera, le inquadrature, i dettagli dell'illuminazione o del paesaggio, gli effetti sonori, ecc.
Una delle caratteristiche principali dello script che ne definisce gli elementi e la struttura è che è scritto per essere portato al cinemao, bene, alla televisione. Una sceneggiatura in quanto tale non è il prodotto artistico finale; pone le basi per la realizzazione di un film.
La sceneggiatura letteraria è un testo narrativo e di fantasia. Non racconta fatti di realtà, come fanno le sceneggiature documentarie, ma piuttosto si narrano eventi immaginari. Solitamente si racconta una storia in cui interviene un certo numero di personaggi che affrontano determinate situazioni o conflitti. Una sceneggiatura letteraria, quindi, ha una trama narrativa in sottofondo; un storia che vuoi raccontare.
A differenza della letteratura, nella sceneggiatura la gestione letteraria o estetica della lingua non è la cosa più importante, sebbene ci siano sceneggiatori che scrivono in modo letterario. Nella sceneggiatura letteraria la cosa più importante è
narrare audiovisivamente. Vale a dire, uno script è pensato per immagini che in seguito sarà portato al linguaggio cinematografico.In una sceneggiatura letteraria è narrato, poi, visivamente; in modo che ciò che si legge, tutto ciò che viene descritto e narrato, suggerisca immagini.
È per questo le questioni soggettive non sono narrate in un copione, come pensieri e idee dei personaggi. Le questioni soggettive, come le emozioni dei personaggi oi loro pensieri, sono generalmente tradotte in immagini; sebbene i pensieri dei personaggi possano essere espressi anche con risorse come la voce fuori campo.
Nella stesura di un copione letterario è molto importante, poi, tener conto che le immagini, oltre che i dialoghi dei personaggi, devono trasmettere allo spettatore tutti i concetti e le idee che desidera maniglia.
10 Esempi di sceneggiatura letteraria:
Frammento di sceneggiatura del film Il Labirinto del Pan da Guillermo del Toro:
- BUIO
Una dolce ninna nanna, canticchiata da una voce femminile.
SOVRASTAMPA:
SPAGNA, 1944
E poi: QUINTO ANNO DI PACE.
Il respiro di un bambino: difficile, pieno di dolore.
APERTO IN NERO:
- EST. LABIRINTO - NOTTE
In primo piano, il volto di OFELIA: 10 anni, enormi, occhi umidi, capelli neri come l'ala di un corvo.
Giace sul terreno sporco. Un denso flusso di sangue gli cola dal naso. Ma scorre dall'altra parte, all'indietro, verso il naso.
Goccia dopo goccia, il sangue scompare e la tua pelle assorbe la macchia, lasciandola incontaminata.
VOCE NARRATORE
Si dice che tanto, tanto tempo fa, nel mondo
sottoterra dove non c'è menzogna né dolore...
Vicino a lei, steso per terra, c'è un libro di fiabe. L'aria muove le sue foglie. Sempre più rapidamente.
Notiamo che anche le pagine del libro si spostano all'indietro fino a chiudere le loro copertine.
Le pupille di Ofelia si dilatano.
CAMERA entra in uno di loro.
- L'OSCURITÀ ANCORA
L'immagine di uno specchio nero, fluttuante nel nulla assoluto. Trame e forme indefinite si riflettono sulla sua superficie.
La sua superficie esplode, come una pozza di liquido nero.
Ingoia la telecamera, vagando per qualche istante nell'oscurità. In lontananza: il suono di un vento lontano, sotterraneo.
VOCE NARRATORE
(Continua così)
... viveva una bellissima principessa che sognava il mondo degli esseri umani.
Riesci a malapena a distinguere la sagoma di un castello. Ecco, un mastio? Lì, una statua, una merlatura, finestre illuminate? Alcune foglie secche attraversano la cornice.
VOCE NARRATORE
Sognava il cielo azzurro, la brezza leggera e il sole splendente.
Infine vengono definite le murature umide di un POZZO ARTIGIANALE.
VOCE NARRATORE
Una volta fuori, la luce del sole l'ha accecata...
Una scala circolare conduce direttamente alla luce del giorno dove l'immagine
FONDERE AL BIANCO
Estratto dalla sceneggiatura "Y tu mama tambien" di Carlos Cuarón e Alfonso Cuarón
- INT. CAMERA DA LETTO - CASA DI ANA - NOTTE
Una coppia di adolescenti fa l'amore: TENOCH ITURBIDE, 17 anni, bianca, colpita e sicura di sé; e ANA MORELOS, anche lei 17 anni, bruna dagli occhi scuri, magra, calcolatrice.
Prende il ritmo con un po' di confusione e arriva all'orgasmo; si finge sua, affettuosa e complice.
Un attimo dopo, Tenoch si allontana senza fiato, scrollandosi di dosso. Ana si rannicchia accanto a lui, sospirando.
TENOCH
Non metterlo lì con un italiano, eh, cosa?
ANA
Oh amore. Come pensi?
TENOCH
O con un fottuto gringo zaino in spalla
ANA
Non! Schifoso!
TENOCH
O con un fottuto francese.
ANA
Non!
TENOCH
O con un huarachudo messicano di quelli che vendono collanine sulla costa azzurra, eh?
ANA
Sì, Tenoch!
TENOCH
Con nessuno.
ANA
Ovviamente senza nessuno, Teno.
TENOCH
Promettimelo
ANA
Te lo prometto.
TENOCH
Che cosa?
ANA
Sai.
TENOCH
So che?
ANA
(lento)
No... vado a scopare... A nnn... No cinese!
Lei ride
TENOCH
Veramente!
ANA
Non ti fidi di me, Tenoch?
TENOCH
Sì, naturalmente.
ANA
Poi?
TENOCH
Promettimelo
ANA
E tu?
TENOCH
Te lo prometto.
ANA
Vediamo?
TENOCH
Entrambi insieme.
Molto seri, Ana e Tenoch si guardano negli occhi. Con tutta solennità:
ANA E TENOCH
Ti prometto che non ho intenzione di scopare ...
(si allentano ad libitum)
… Un polacco, canadese, tailandese, argentino, danese, spagnolo…
I due si attaccano ridendo. È sopra di lei nel preludio di un nuovo rapporto. Il suono scompare. SI ASCOLTA SOLO LA VOCE DEL NARRATORE.
NARRATORE (VO)
La madre di Ana era una divorziata francese, insegnante al Centro di Studi Stranieri. Non si oppose al fatto che Tenoch restasse a dormire con sua figlia.
- INT. CAMERA - CASA DI CECILIA - MATTINO
JULIO ZAPATA, anche lui 17 anni, bruno allampanato, peloso con una punta di insoddisfazione, sembra rimpicciolito e fuori posto seduto su un divano, in attesa.
MANUEL HUERTA, il padre di Cecilia, la fidanzata di JULIO, 48 anni, un ometto rigido e timido, parla al telefono.
NARRATORE (VO) cont.
Con Giulio è stato diverso. Stava con Cecilia solo fino a cena, e doveva tornare la mattina per accompagnare la famiglia per accompagnarla all'aeroporto.
Manuel guarda Julio con la coda dell'occhio.
NARRATORE (VO)
Anche se non l'ha mai fatto, il padre di Cecilia, specialista in allergologia pediatrica, temeva che il rapporto di sua figlia con Julio si sarebbe spinto troppo oltre. La madre, psicologa, ha invece accolto con favore il corteggiamento, che ha definito innocente.
TORNA IL SUONO. Manuel riattacca, prende il giornale e lo apre.
Entra MARU, madre di Cecilia, 43 anni, una signora ingenua.
MARU
È un caso! Non riesco a trovare il passaporto!
MANUEL
(scuoti la testa)
L'aereo la lascerà.
Si sente un grido di Cecilia:
CECILIA (OS)
Luglio! Alzati, ok? Per favore'! Aiutami a trovare il passaporto!
Dubbioso, Julio vede Manuel, che non cambia espressione neutra.
MARU
(schioccando le dita)
Ma dai, Julito, abbiamo fretta, ragazzo!
Sceneggiatura "La casa stregata".
- EST. CASA - GIORNO
In una strada di un quartiere borghese ci sono diverse case, di media grandezza, molto vicine tra loro. Una delle case si distingue dalle altre per il suo stato di abbandono e abbandono. JOSUÉ, 10 anni, molto alto per la sua età e magrolino, e SAMUEL, 11, un po' sovrappeso, con i capelli ricci e spettinati, giocano con un pallone da calcio.
Josué tira una palla a Samuel e lui, che fa da portiere davanti alla casa abbandonata, salva la palla con entrambe le mani.
SAMUEL
Che grande portiere, signore e signori!
Samuel restituisce la palla a Josué. Fa alcune piroette e trucchi con la palla e colpisce ancora Samuel. La palla passa sopra la testa di Samuel, colpisce una delle finestre della casa abbandonata e la rompe. La palla resta dentro casa.
SAMUEL
Sei così sciocco! E adesso?
Samuel guarda sospettoso verso la casa.
SAMUEL
Tu vai per la palla.
JOSUE
Non essere un codardo. Partire!
SAMUEL
L'hai buttato via e ci vai.
JOSUE
(in tono beffardo)
Sei una gallina, sei una gallina, sei una gallina, sei una gallina.
SAMUEL
(irritato)
Sta 'zitto! gallina tu.
Samuel cammina verso la casa e Josué cammina dietro di lui.
- INT. CASA - GIORNO
La casa all'interno sembra sinistra. Ci sono ragnatele, vecchi quadri alle pareti, topi che camminano sul pavimento. Sembra molto vecchio e sporco.
Samuel e Josué vagano per la casa buia ma non riescono a trovare la palla da nessuna parte. I vetri delle finestre rotti sono sparsi sul pavimento, disseminati di spazzatura e polvere, ma della palla non c'è traccia.
Improvvisamente, la porta d'ingresso si chiude con un GRANDE RIMBALZO. I bambini corrono spaventati per cercare di aprire la porta ma non ci riescono. È sigillato. Josué e Samuel sembrano sempre più disperati.
Gli amici si girano all'improvviso per vedere, come se nello stesso momento avessero pensato la stessa cosa.
SAMUEL E JOSUÉ
Finestra!
Gli amici vanno alla finestra e guardano con orrore come la finestra non sia più rotta. Anche la polvere si accumula sulla superficie del vetro.
All'improvviso qualcosa colpisce la finestra e la rompe. La palla, la stessa palla con cui stavano giocando in strada, colpisce il petto di Samuel e rimbalza a terra.
I bambini guardano per strada e vedono con orrore due bambini che guardano la casa. I bambini sono esattamente come loro; con gli stessi vestiti e le stesse facce.
Sceneggiatura del cortometraggio "I ladri di gioielli"
- INT. CASA - NOTTE
Tre LADRI (giovani, dai 20 ai 24 anni circa, incappucciati e vestiti con abiti di colore scuro) rimuovono cassetti, mobili e oggetti dalle stanze di una casa in cerca di gioielli. I ladri sono JOEL, MATEO e ARNULFO
ARNULFO
Stare bene! I gioielli devono essere qui intorno. In queste ricche dimore ci sono sempre dei gioielli. Veloce!
Gli uomini attraversano le stanze con più rapidità e ansia. Al loro passaggio lasciano tutto a terra.
JOEL
Veloce! Cerca velocemente.
- EST. CASA/GARAGE - NOTTE
Un'auto di lusso arriva a casa e viene parcheggiata in garage. DANIEL (un uomo di circa 35 anni, peloso e grosso) scende dalla macchina. Ha una pistola infilata nei pantaloni del suo vestito elegante.
Daniel alza lo sguardo e vede le luci accese in una delle stanze superiori della casa. Estrae la pistola ed entra in casa con la pistola alzata.
- INT. CASA / STUDIO
Joel, Mateo e Arnulfo stanno rimuovendo i cassetti, la libreria ei mobili dello studio quando Daniel entra con la pistola alzata.
DANIEL
li ammazzo!
I ladri guardano Daniel sorpresi. Mateo riconosce Daniel, anche se ancora non si rende conto che uno dei ladri era il suo vecchio compagno di rapina.
MATTEO
Daniele?
DANIEL
Che diavolo ci fai a casa mia?
MATTEO
(ridendo forte)
Amico, vivi davvero qui? (pausa)… Sì, hai fatto bene.
DANIEL
(abbassando la pistola)
Di tutte le case della città, decidi di venire a derubare un ladro. Non troverai niente.
JOEL
Che diavolo è questo? Mateo, hai detto che ci sarebbero stati dei gioielli qui.
MATTEO
Questo è quello che mi hanno detto i miei contatti...
Daniel alza ancora una volta la pistola e rivolge a loro tre un sorriso malizioso.
DANIEL
Metti tutto ciò che hai di valore sul tavolo e vattene da casa mia. Veloce! I loro orologi, portafogli, cellulari... Tutto!
I tre uomini posano gli oggetti sul tavolo ed escono di casa scortati da Daniel, che punta loro la pistola.
DANIEL
Se li vedo di nuovo qui vicino, non esiterò a sparargli in testa.
Frammento della sceneggiatura “Chicogrande” di Ricardo Garibay
EST. VIA DELLA FORESTA
SUONO: Un grido infinito dell'uomo.
VOCE BUTCH
Dov'è Villa, dove, dove, dove, dove, dove, dove, dove...
In GRANDE APPROCCIO un cavaliere al galoppo prono. Galoppare fino allo scoppio del cavallo, proprio davanti alla telecamera, come se stesse per incastrarsi nell'obiettivo.
Cavaliere: cappello rotto, gobba che perde, pantaloni strappati, Mauser, cartucciere, revolver, baionetta, machete, pugnale e polvere, sudore e barba folta.
Sopra questa immagine compare il TITOLO DEL FILM:
CAMERA prende il PUNTO DI VISTA opposto e rimane fisso: così che all'improvviso, come se Big Boy uscisse dalla CAMERA, lo vede allontanarsi al galoppo lungo il marciapiede, e compare lo STAR CREDIT:
Proprio quando Chicogrande raggiunge la linea dell'orizzonte, dove scende il pendio, l'immagine si coagula.
Gli altri CREDITI e TITOLI del film passano su questo PHOTOFIX.
L'immagine è animata. Big Boy scompare giù per la collina. Verso una piccola valle dove lo attende Pancho Villa, circondato in lontananza dalla sua gente. Nel momento in cui stria con il suo generale il cavallo.
ACCESSO Villa - Chicogrande:
RAGAZZONE
Il mio generale. Il Ramiro Rezendes. L'hanno preso vivo. E i gringo sono arrivati.
Villa gli si scaglia addosso, muovendo con rabbia la cavalcatura, come se proprio in questo momento gli volesse far pagare la brutta notizia.
RAGAZZONE
Mio generale, un vespaio di gringos!
ESTERNO RANCHERA - GIORNO
Campo in sconfitta. Sullo sfondo, la casa più grande della ranchería. Fumi Ferito. Uomini che guariscono, donne che cucinano. Uomini addormentati. Stanchezza. Tristezza. Surclassità. Molti cavalli e soldati gringo perfettamente equipaggiati attendono vigili, ostili, sprezzanti.
Urla intermittenti e terribili provengono dalla casa principale e nessuno ne è disturbato.
In apertura, CAMERA ha avviato un DOLLY che sta registrando l'intera scena; e da quel momento in poi, due ufficiali carrancisti hanno lasciato la casa principale e hanno camminato per il campo in una discussione violenta, che diventa chiara quando si imbattono nella CAMERA.
UFFICIALE
Sì, se è così. Ma lui è messicano o è un villaista, perché darlo ai gringos.
DUE UFFICIALI
Si tratta di prendere Villa, vedi, se non come, dimmi come!
UFFICIALE
Cavolo, tenente!
DUE UFFICIALI
I gringo attaccano Colombo e io carico i miei uomini. Guarda come ci adattiamo!
Passaggio. FOTOCAMERA verso la grande casa. Entra e attraversa stanze buie e fumanti, invase da urla orribili, urla di un uomo.