Definizione di stato di natura
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nel dic. 2015
Il concetto di Stato di Natura fa parte della terminologia filosofica. Filosofi come Locke, Hobbes e Rousseau hanno inteso lo stato di natura come la situazione dell'essere umano prima della civiltà. In altre parole, è una riflessione su come eravamo e come ci siamo comportati come specie. Dalla definizione di quale sia il nostro autentico Stato di Natura, sarà possibile legittimare una forma di governo e una struttura della società.
Lo stato di natura secondo John Locke
Questo filosofo britannico del diciassettesimo secolo originariamente credeva che gli esseri umani vivessero in pace, agissero liberamente e avessero atteggiamento di mutua collaborazione. L'unico legge rispettavano era la Legge Naturale, cioè l'idea che nessuno dovrebbe nuocere agli altri. Locke capì che la ragione umana è in grado di comprendere questa Legge Naturale fondamentale e, quindi, è necessario imporre la sua conformità.
Secondo Locke, affinché gli uomini non violino la Legge Naturale è necessario che si formi un accordo tra l'intera società. Il patto tra individui nasce per salvaguardare la libertà naturale e la proprietà individuale. Con queste premesse sullo Stato di Natura Locke sostiene che la forma di governo più appropriata per l'intera società è la
liberalismo basato sul divisione dei poteri.Lo stato di natura secondo Thomas Hobbes
Questo filosofo inglese del Seicento ha riflettuto anche sul concetto di Stato di Natura dell'uomo per legittimare la forma di governo più adatta. Hobbes parte dal presupposto ipotetico secondo cui l'uomo viveva in uno stato di guerra permanente, poiché l'essere umano è, nelle sue parole, un lupo per l'uomo. In questo stato di guerra continua, gli individui hanno bisogno di un corpo sociale capace di articolare una società giusta.
Di conseguenza, gli individui devono accordarsi tra loro rinunciando alla loro naturale inclinazione al confronto e per questo acconsentono a cedere il governo ad un monarca assoluto. Così, Hobbes divenne il teorico dell'assolutismo politico, la forma di governo che permette di mantenere la legge naturale di tutti contro tutti.
Lo stato di natura secondo Rousseau
Rousseau è un filosofo nato a Ginevra nel 1712. Condivide con Locke e Hobbes l'idea di un contratto sociale tra uomini come base per legittimare una forma di governo. Tuttavia, la sua visione dello Stato di Natura è chiaramente diversa. Rousseau sosteneva che l'uomo incivile viveva secondo i suoi istinti, essendo l'uomo un animale solitario e puro che risponde ai suoi bisogni fondamentali.
L'uomo allo stato naturale non è né buono né cattivo, ma è pienamente integrato nella natura in uno stato di innocenza. Nella vita allo Stato di Natura l'uomo viveva felicemente, ma la divisione del lavoro e la comparsa della proprietà privata lo rendevano più complesso e difficile. coesistenza.
Così, il uguaglianza naturale e la felicità cominciò a indebolirsi. Questo crea una diffusa corruzione dell'esistenza. Per superare questa degenerazione della vita nella società, Rousseau ha proposto la necessità di un patto, un contratto sociale che ponga fine alle disuguaglianze. Questo contratto sociale deve essere basato sulla libertà di decidere tra tutti, quindi la democrazia è il sistema di governo che meglio si connette con l'autentico Stato di Natura.
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