Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Florencia Ucha, il giu. 2015
Grande aracnide velenoso
Una tarantola è a specie aracnide, velenoso, molto più grande dei tipici ragni, alcuni raggiungono i 30 cm di lunghezza. Tra i suoi principali segni fisici, a quelli già citati si aggiungono un torace con pelo molto caratteristico, addome colorato tondeggiante, il dorso è nero mentre il ventre è rosso, intanto anche le sue gambe si distinguono per quanto siano solide e importanti.
Nativi della città italiana di Taranto
Il denominazione che riceve questo grande aracnide non è capriccioso o casuale ma risponde alla sua origine. La parola deriva dalla lingua latina e allo stesso tempo deriva da un'altra: Tarentum o Taranto, come a Posizione Italiane, proprio da questo luogo geografico sono originarie le tarantole ed è per questo che si è deciso di chiamarle così. Il tempo metereologico predominante in questo settore genera a habitatideale per questi ragni.
Habitat e durata della vita
Grotte e rocce sono i luoghi che queste creature scelgono quando si tratta di rifugiarsi e svilupparsi. La loro vita non è troppo lunga, di solito vivono circa quattro anni, nel caso delle femmine, mentre il maschio vive molto meno tempo, circa due anni niente di più.
La sua puntura non è fatale per le persone
Sebbene non sia fatale, un morso di tarantola complica il Salute della persona attaccata poiché di solito provoca un grande gonfiore nella zona interessata, tuttavia è impossibile che qualcuno muoia per questo morso. Sebbene nell'antichità vi fossero molte paure e credenze che la tarantola potesse uccidere con il suo veleno, oggi sappiamo per certo che non è così.
Aveva anche credere che se una persona ha subito il morso di questo aracnide potrebbe soffrire di un quadro di agitazione con convulsioni, ma di nuovo niente di tutto questo è corretto o vero. Questi sono solo miti popolari senza una base.
Veleno, l'arma principale contro la sua preda
Ora, per coloro che se il veleno della tarantola è fatale, è per la loro preda, più precisamente per insetti e roditori, che diventano il loro cibo principale. È questo veleno che consente loro di cacciare e nutrirsi.
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