10 esempi di leggende horror
Varie / / July 04, 2021
leggende dell'orrore
UN leggenda è una narrazione di eventi immaginari o meravigliosi che trasmette una morale o un insegnamento sul mondo reale, in un senso generalmente metaforico o figurativo.
Le leggende, come il miti, sono stati trasmessi oralmente di generazione in generazione all'interno di una città. Questa trasmissione orale ha permesso a ogni nuovo oratore che ha raccontato la storia di aggiungere nuove spezie che hanno cambiato la storia. Nel tempo queste storie sono state trasmesse anche in forma scritta ma con autore anonimo.
Nonostante abbia fatti e personaggi soprannaturali, c'è chi crede nella veridicità delle leggende. Le storie narrate di solito accadono in un tempo e in un luogo impreciso ma credibile e possibile, è In altre parole, questi non sono mondi immaginari ma scenari familiari alle persone che vorrebbero trasmetterlo storia.
Le leggende sono solitamente il riflesso della cultura popolare di un popolo poiché ne elaborano le tradizioni, i desideri, le paure e le credenze più profonde.
Le leggende dell'orrore, in particolare, vengono solitamente raccontate oralmente e utilizzando risorse che generano intrighi e misteri.
Esempi di leggende dell'orrore
- La Llorona. La llorona è un personaggio spettrale la cui leggenda risale all'epoca coloniale e ha varianti nel mondo Ispanico, acquisendo diversi nomi e caratteristiche come La Pucullén (Cile), La Sayona (Venezuela) o La Tepesa (Panama). Secondo la tradizione orale, la donna piangente avrebbe ucciso o perso i suoi figli, e la sua banshee vaga per il mondo nella sua instancabile ricerca. Lo si riconosce dal grido sconsolato e terrificante che ne annuncia l'apparizione.
- Il Silbon. La leggenda del Silbón è originaria delle pianure del Venezuela ed è anche un caso di un'anima errante. Si narra che un giovane, guidato da vari motivi, uccise il proprio padre e fu maledetto dal nonno a trascinare le sue ossa paterne in un sacco per l'eternità. È una variante locale del noto "uomo nella borsa", a cui è attribuito un caratteristico fischietto (equivalente a do, re, mi, fa, sol, la, si). La tradizione spiega anche che se lo senti molto vicino, lo sai per certo, perché il Silbón è lontano; ma se lo senti lontano, lo avrai molto vicino. L'apparizione del Silbón fa presagire una morte imminente.
- La donna cervo. donna cervo o signora dei cervi (deer woman, in inglese) è una leggenda americana delle aree del Pacifico occidentale e nord-occidentale, la cui protagonista è una donna capace di trasformarsi in vari animali selvatici. Sotto forma di una donna anziana, una giovane donna seducente o un cerbiatto, a volte un ibrido tra animale e cervo, sembra attrarre e uccidere uomini poco saggi. Si dice anche che l'avvistamento sia segno di un profondo cambiamento nella persona o di una trasformazione personale.
- Kuchisake-onna. Questo nome in giapponese significa letteralmente "la donna con la bocca tagliata" e appartiene alla mitologia locale. Una donna uccisa e brutalmente mutilata dal marito si trasforma in uno spirito demoniaco o Yōkai, per tornare nel mondo per vendicarsi. Apparentemente agli uomini soli e, dopo aver chiesto loro cosa pensano della sua bellezza, procede a portarli nella tomba.
- Juancaballo. La leggenda di Juancaballo ricorda quella dei centauri nell'antica Grecia. Questa storia proviene da Jaén (Spagna), dove si narra che una creatura metà uomo e metà cavallo vivesse nelle vicinanze della Sierra Mágina. Dotato di enorme forza, astuzia e malvagità, Juancaballo era particolarmente dedito alla carne umana e gli piaceva dare la caccia ai camminatori solitari che tendeva un'imboscata e portava nella sua caverna per essere divorato.
- Luzmala. In Argentina e Uruguay è conosciuta come Luzmala nel momento della notte in cui il mondo degli spiriti e quello dei vivi si mescolano. Ciò avviene nelle solitudini della Pampa, dove un insieme di luci tortuose rivela l'apertura dell'aldilà, che è considerata dai locali come un annuncio di calamità imminenti.
- La leggenda del ponte delle anime. Proveniente da Malaga, in Andalusia, questa leggenda narra dell'apparizione annuale (nel giorno di tutti i morti) del anime in pena che attraversarono il ponte del paese fino a rifugiarsi in convento, trascinando catene e portando torce. Sono accusati di essere gli spiriti dei soldati cristiani uccisi in combattimento contro i Mori durante la Riconquista.
- l'Ifrit. Questa antica leggenda araba racconta la storia di una creatura demoniaca che vive sottoterra, con una forma semi-umana ma capace di assumere la forma di un cane o di una iena. Dovrebbe essere una creatura malvagia, che inganna gli incauti, ma è invulnerabile a tutti i danni. Molte delle malattie e dei parassiti dell'epoca furono attribuite alla sua cattiva influenza.
- I familiari. Nell'America coloniale, i "membri della famiglia" erano conosciuti come spiriti mangiatori di uomini che brulicavano negli zuccherifici, specialmente nell'Argentina nordoccidentale. Esistono diverse versioni su di loro e sulle loro origini, ma quasi tutte coincidono nella loro avidità di carne che li portava a girovagare di notte per le baracche, disturbando cavalli e animali che sentivano la loro presenza. I datori di lavoro venivano spesso accusati di trattare con i parenti, sacrificando una pedina ogni anno all'appetito dei mostri in cambio del permesso loro di prosperare nei loro affari.
- Lo zombi. Lontano dalle attuali rappresentazioni cinematografiche, il mito dello zombie arriva da Haiti e dai Caraibi africano, e risale alle tradizioni vudù delle varie tribù di schiavi catturati dai Persone spagnole. Gli zombie sono stati vittime di un processo di stregoneria vudù, in grado di derubare l'energia vitale di a persona fino a quando non viene uccisa e poi risuscitata spogliata della sua volontà, pronta a fare ciò che il sacerdote istruire. Questa leggenda ha motivato numerose versioni cinematografiche e letterarie.
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