Saggio su Edipo Re
Varie / / November 09, 2021
Saggio su Edipo Re
L'orgoglio dei potenti attraverso re Edipo
re Edipo Si tratta di una tragedia greca scritta in data ignota nell'antichità dal poeta tragico Sofocle (496-406 aC). C.), e che è tra le opere teatrali più studiate e più rappresentate di tutti i tempi. Sebbene ci sia più di una ragione per questo, data l'enorme importanza di tradizione greco-romana nella conformazione della cultura occidentale, in questo saggio ci concentreremo su un motivo ben preciso: la sua rappresentazione della ibrida, questo è il orgoglio, e il suo ruolo nella punizione dei potenti.
Gli antichi greci conoscevano il ibrida ("Orgoglio", "eccesso") molto prima che i primi cristiani potessero parlare di peccato di superbia. E sebbene quella greca non fosse una cultura del "peccato" ma dell'onore, la ibrida di solito era ciò che portava i loro eroi mitologici a un tragico destino, cioè a una situazione in cui gli dei erano al comando per ricordargli, nel modo più duro, che non importa quanto talento, quanto forte o quanto fosse abile con una spada, non era altro che un umano. Gli esempi abbondano: l'orgoglioso disprezzo di Aiace per aver sentito la protezione di Atena, o il rifiuto di Achille di trattare il corpo di Ettore con rispetto.
Nel caso di Edipo, però, l'orgoglio è legato anche all'esercizio del potere politico. E non solo perché all'inizio dell'opera Edipo è già re di Tebe, ma perché proprio la sua caduta inizia quando brandisce il legge: quando si burla degli enigmi del veggente Tiresia e annuncia al popolo tebano che non avrà pace finché non troverà l'assassino di Laio, il precedente re, e gli farà pagare un simile delitto. Un assassino che, come sappiamo, finirà per essere se stesso.
Gli antichi greci comprendevano l'esistenza umana sempre in balia di un destino già scritto. Ecco perché si potrebbe pensare che quando Edipo fugge dalla sua patria adottiva per evitare di adempiere la profezia fattagli alla nascita, e finisce per compierlo proprio, commetteva anche l'arroganza di pensare che un uomo possa contraddire il destino.
Ma in questo caso Edipo è protetto dall'innocenza e dall'amore che prova per i suoi presunti genitori; un amore che rende impensabile un contesto o una situazione in cui potrebbe uccidere suo padre e sposa sua madre, ma anche così la sua paura del destino è tale che fugge di nuovo nella sua Tebe nativo. È un caso di tragica ironia.
Invece, l'Edipo Re (non a caso detto in greco originale Tiranno oidipo) vanta così tanto del potere che ha ricevuto dopo aver liberato Tebe dalla sfinge, che considera infallibili i propri giudizi. Non si spiega altrimenti che si burla della cecità di Tiresia, alla quale il veggente risponderà, profeticamente, che il Il vero cieco è Edipo, poiché costruisce la trappola nella quale cadrà poi lui stesso, quando la verità sarà rivelato.
Il ibrida di Edipo, dunque, è il ibrida di un re, e costituisce un potente monito alle generazioni future, educate attraverso il teatro nell'agorà: la legge del potente può essere rivolta contro di lui e, quindi, ogni esercizio del potere dovrebbe essere fatto con saggezza e prudenza. La punizione di Edipo non è solo la perdita del potere tanto agognata, ma la vergogna di doversi sottomettere alla punizione stessa, cioè l'esilio.
Così, dopo il suicidio di Giocasta, si cava gli stessi occhi con i fermagli per capelli (conformandosi così in pieno alle parole di Tiresia) e inizia un'esistenza errante dopo aver maledetto la sua stessa razza, che attende ancora molte altre tragedie avanti. Edipo passa da re a mendicante, da saggio orgoglioso a umile predicatore, lasciando il trono nelle mani del cognato Creonte, come hanno fatto loro. numerosi re nel corso della storia, che hanno esercitato il potere per forgiare una società nella quale, successivamente, non hanno più Camera. E anche questa è una lezione che sembra non passare mai di moda.
Riferimenti:
- "Saggio" in Wikipedia.
- "Edipo Re" in Wikipedia.
- "Il mito di Edipo nella tradizione colta occidentale e le sue interpretazioni" di Juan José Prat Ferrer nel Biblioteca virtuale Miguel de Cervantes.
- "Fate, Family, and Edipo Rex: Crash Course Literature 2022" (video) in Corso intensivo.
- "Edipo Re" in L'Enciclopedia Britannica.
Che cos'è un saggio?
Il test è un genere letterario, il cui testo si caratterizza per essere scritto in prosa e per affrontare liberamente un determinato argomento, avvalendosi del argomenti e gli apprezzamenti dell'autore, nonché le risorse letterarie e poetiche che consentono di impreziosire l'opera e di esaltarne le caratteristiche estetiche. È considerato un genere nato nel Rinascimento europeo, frutto soprattutto della penna dello scrittore francese Michel de Montaigne (1533-1592), e che nei secoli è diventato il formato più frequente per esprimere idee in modo strutturato, didattico e formale.
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