Saggio argomentativo sulla tecnologia nell'istruzione
Varie / / November 09, 2021
Saggio argomentativo sulla tecnologia nell'istruzione
Il valore di una formazione tecnologica e tecnologizzata
I recenti eventi globali - la pandemia di Covid-19 - hanno riportato sul tavolo una discussione di lunga data. ignorato e che ha a che fare con l'indispensabile legame tra i processi di istruzione e formazione e l'influenza travolgente del tecnologia (nello specifico ICT) nelle giovani generazioni.
L'Unesco stesso riconosce che queste tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni possono integrare, arricchire e trasformare l'istruzione su scala globale. Ciò richiede la progettazione di politiche educative contemporanee che, in primo luogo, non ignorino il dilemma che l'integrazione tra questi due elementi pone necessariamente. E, in secondo luogo, implica iniziative che non presuppongono un antagonismo irrimediabile tra i due.
Ciò significa che i processi educativi tradizionali, remoti o meno, richiedono una aggiornare, ovvero un aggiornamento per sfruttare le nuove tecnologie dell'informazione e
comunicazioni, invece di starne fuori. L'idea deve necessariamente essere l'empowerment e la facilitazione del apprendimento, di fronte a un panorama informativo, culturale e lavorativo in cui i social network, Servizi La messaggistica e la cosiddetta cultura 2.0 costituiscono un asse importante.Un nuovo paradigma educativo
Il problema è che, fino ad oggi, il tipo di apprendimento promosso dalle ICT nei giovani non è solo autodidatta, ma anche non in presenza. Giovani che imparano a manipolare e persino a programmare strumenti digitali o che acquisiscono rapidamente le le dinamiche degli algoritmi dei social network lo fanno senza mediazione o guida da parte di nessuno, e del relativo solitudine e autonomia di un dispositivo elettronico e una connessione remota.
Queste esperienze sono spesso immersive, egocentriche e, se non hanno contrappesi adeguati, alienanti. Tutto il contrario di quanto aspira l'esperienza scolastica tradizionale che, al di là dei contenuti insegnata, mira anche alla socializzazione e all'esperienza di gruppo, con tutte le sue virtù e appartamenti. Eppure, allo stesso tempo, l'apprendimento da autodidatta avviene con un ritmo molto più rapido e appassionato della scuola, e più di pari passo con gli interessi individuali.
Quindi non è il momento di forgiare un nuovo modello educativo che incorpori il meglio di entrambi i mondi? Si parla molto della distanza concettuale tra migranti e nativi digitali, cioè tra che sono nati prima della divulgazione di Internet e che sono venuti in un mondo completamente interconnesso. Ma si usa poco questa differenziazione per costruire modelli di successo scolastico, che sappiano fluire insieme al tempo e che valorizzano anche la conoscenza digitale per ciò che realmente è: strumenti indispensabili nel mondo del mattina.
Una scuola contemporanea deve, quindi, riconoscere e canalizzare questo sapere ipertecnologico non solo per colmare il divario tecnologico che esiste tra il famiglie della classe media, piene di gadget elettronici e con un accesso stabile alla rete, di famiglie le cui risorse non consentono loro pieno accesso queste dinamiche 2.0. E allo stesso tempo, la scuola deve saper utilizzare questi saperi come strumenti al servizio della formazione di una cittadinanza. consapevole, moderato e interessato ai saperi tradizionali per remare contro la corrente della disinformazione, così crescente e pericolosa nel nostro tempo.
L'aggiornamento della scuola
In conclusione, l'incorporazione delle TIC nell'istruzione tradizionale non è una garanzia di successo nel processo di formazione, tutt'altro, così come l'immensa quantità di Le informazioni disponibili su Internet non garantiscono che chi vi accede sappia interpretarle o addirittura saperle differenziare dalle informazioni “spazzatura” che abbondano in Internet. netto. Ma tale incorporazione è senza dubbio una condizione indispensabile per la sopravvivenza della scuola nel mondo contemporaneo, ed è anche la principale opportunità che Dobbiamo formare cittadini digitali dotati di criteri e capacità di discernimento, più resistenti alle bufale e all'influenza radicalizzante di alcune reti sociale.
Solo una combinazione strategica di presenza, virtualità e telecomunicazioni organizzate potrà trasformare la scuola e adattarla alle esigenze delle nuove generazioni. La promozione della vita disconnesso deve andare di pari passo con la promozione di un mondo in linea responsabile. Il divertimento e l'intrattenimento dovrebbero incoraggiare non solo il consumo, ma anche l'apprendimento, io rispetto per l'altro e curiosità. Questo è un compito che non possiamo lasciare nelle mani di interessi privati, dipendenti dal bombardamento pubblicitario.
La scuola ha bisogno di un "aggiornare“E prima e meglio si pianifica, migliori saranno i risultati che potremo ottenere all'interno del mondo accademico e, allo stesso tempo, nella giungla digitale.
Riferimenti:
- "Saggio" in Wikipedia.
- "Istruzione" in Wikipedia.
- "ICT nell'istruzione" in Unesco.
- "Come utilizzare la tecnologia per rafforzare l'istruzione a distanza?" sul Corporazione per lo sviluppo andino (CAF).
- "Tecnologia e formazione: cosa bisogna cambiare per migliorare" di vana Tempered sul giornale La nazione (Argentina).
Che cos'è un saggio?
Il test è un genere letterario il cui testo si caratterizza per essere scritto in prosa e per affrontare liberamente un argomento specifico, avvalendosi del argomenti e gli apprezzamenti dell'autore, nonché le risorse letterarie e poetiche che consentono di impreziosire l'opera e di esaltarne le caratteristiche estetiche. È considerato un genere nato nel Rinascimento europeo, frutto soprattutto della penna dello scrittore francese Michel de Montaigne (1533-1592), e che nei secoli è diventato il formato più utilizzato per esprimere idee in modo strutturato, didattico e formale.
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