Saggio sull'educazione
Varie / / December 03, 2021
Saggio sull'educazione
Una breve storia dell'educazione e la missione dell'insegnamento
L'educazione ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella trasmissione e conservazione della conoscenza di generazione in generazione. La possibilità di insegnare, cioè di educare o formare, va ben oltre la semplice offerta ai giovani tecniche e conoscenza oggettiva da memorizzare ed esercitare per consentire loro di acquisire un mestiere. Educare è anche trasmettere valori fondamentali, insegnare una visione del mondo e consolidare comportamenti e modi di pensare. È perpetuare un sistema e allo stesso tempo seminare i semi del cambiamento a venire.
Da quando è educato?
Una breve storia dell'educazione risale, ovviamente, ai tempi antichi, quando emersero i primi modelli didattici che lavoravano di pari passo con la religione. I comandamenti giudaico-cristiani, ad esempio, non erano altro che un modo per "educare" il popolo d'Israele: convincerlo a seguire certe norme, a rispettare certe valori, anche eseguendo riti. Ci sono molti altri esempi, come il millennial
tradizioni della Cina, dell'India e dell'Egitto, in cui al cittadino comune veniva insegnato non solo a svolgere i suoi compiti contadini - qualcosa che ha imparato imitando i suoi genitori - ma anche ad adorare il sole e il suo rappresentante sulla Terra, il Faraone.L'insegnamento a quei tempi consisteva nella trasmissione di un mestiere (un modo di lavorare) da parte di la famiglia o gli officianti locali (il fabbro del villaggio insegnava ai suoi giovani apprendisti, per esempio); e in una formazione religiosa, che conteneva valori morali, considerazioni politiche, abitudini alimentari e meccanismi rituali (come pregare o ringraziare prima di mangiare).
Questi insegnamenti sono stati insegnati oralmente e dalla ripetizione, che ha limitato il apprendimento memoria e per inciso consentiva la distorsione del messaggio: ogni persona poteva memorizzare le cose in modo leggermente diverso.
Per l'emergere della scuola, o di uno spazio lontanamente simile a quello che oggi intendiamo con essa, sarebbe necessaria l'invenzione della scrittura, cioè di un tecnologia capace di far durare le idee oltre la generazione della persona che le ha concepite. Così, i testi sacri potrebbero essere insegnati e diffusi, le opere artistiche conservate e l'educazione ammassata e resa più complessa.
Inoltre, la scrittura è essa stessa una conoscenza che deve essere appresa, quindi i primi sistemi educativi in India, Cina ed Egitto consistevano proprio in l'alfabetizzazione e la lettura di testi religiosi, nonché l'esercizio di attività fisiche come la ginnastica, il nuoto o la pratica del disegno e geometria.
Tuttavia, il primo vero sistema educativo sorse nell'antica Grecia. Inizialmente era destinato ai figli della nobiltà, ma finì per essere amministrato dallo Stato e, quindi, destinato a tutti i giovani greci liberi. L'insegnamento era inizialmente nelle mani di un insegnante o retore, che attraverso punizioni fisiche impartivano disciplina, sport e mnemonica formare individui che potessero essere successivamente educati da filosofi, studenti di varie materie naturali, sociali, matematiche e letterarie.
Tuttavia, l'educazione nell'antica Grecia rispondeva a modelli diversi, a seconda della città-stato in cui si sviluppava: il modello ateniese, incentrato sulla lettura di Omero e il kalokagathia, l'"educazione del corpo e dell'anima" o educazione spartana, dedita quasi interamente alla preparazione alla guerra e alla partecipazione civile e politica.
Fu così nel IV secolo d.C. C., durante il governo di Alessandro Magno, il concetto di Enkiklos paideia (termine da cui deriva la nostra parola "enciclopedia"), cioè dalla conoscenza che deve essere richiesta ad ogni uomo colto, composta da 7 scienze diverse: grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, musica, geometria e astronomia. Quindi, la cultura greca divenne un riferimento di raffinatezza e civiltà per le élite romane.
Furono i romani, infatti, a sistematizzare l'insegnamento greco ea trasformarlo propriamente in un processo, in una dinamica massiccia e attrezzava, attraverso le prime scuole, licei (nome preso dal ginnasio in Grecia dove insegnava Aristotele) e accademie.
Insegnamento medievale
Tradizionalmente, il Medioevo (la fase iniziata dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente) è considerato un'era di oscurantismo e ignoranza, poiché la religione cristiana si è fanaticamente imposta in Occidente, rinnegando la ricca tradizione classica greco-romana. Oggi sappiamo che non è stato così, anche se questa volta ha rappresentato un'innegabile rottura rispetto ai modelli educativi e soprattutto ai contenuti insegnati nell'antichità.
L'educazione medievale avveniva esclusivamente in ambito religioso, cioè nei conventi e nei monasteri, poiché la lettera scritta era quasi strettamente riservata al clero. Anche la nobiltà medievale era analfabeta e gli sviluppi scientifici e filosofici avvennero sempre sotto a rigorosa tutela religiosa, per timore che incorrano in eresie o disprezzo e debbano essere puniti esemplare. Il latino era la lingua dei testi sacri, come la Bibbia, con la quale veniva insegnato attraverso la ripetizione e la memorizzazione, se non attraverso la copiatura manuale ripetitiva.
Tuttavia, dopo il rinnovamento educativo di Carlo Magno nel IX secolo, furono create scuole aperte ai non religiosi, sebbene in completo controllo di questi ultimi. Si disegnava così un modello educativo che contemplava solo due istanze: la scuola monastica, dedicata a studi primari o educazione di base, prevalentemente orale e gratuita, per la gente comune; e la scuola episcopale o cattedrale, preposta agli studi secondari, che si svolgeva nei monasteri e dove esclusivamente i giovani aristocratici, quelli che sono stati formati per il clero e quelli che erano eccezionalmente dotato.
Per quanto riguarda il programma, l'istruzione di base era soprattutto quella: fondamentale. Alla gente comune non veniva nemmeno insegnato a leggere e scrivere, poiché erano abilità di cui non avrebbero mai avuto bisogno nel corso della loro vita. D'altra parte, l'istruzione superiore contemplava due insiemi di conoscenze: la trivio (grammatica, dialettica e retorica) e la quadrivio (aritmetica, musica, geometria e astronomia). Molte di queste conoscenze furono ereditate da filosofi greci come Aristotele o Tolomeo, purché non contraddicessero il credo religioso prevalente.
Educazione moderna
Per arrivare all'educazione moderna, preludio di quella contemporanea, sarebbero dovuti passare i 1500 anni del Medioevo e il Rinascimento avrebbe avuto luogo in Europa. Questo movimento estetico e filosofico nato in Italia ha ripreso gli insegnamenti classici e l'eredità greco-romana, e ha rotto con gli schemi rigidi della scolastica medievale. L'umanesimo, la nuova corrente culturale e di pensiero, ha permesso nuove libertà decisione individuale di porre l'essere umano al centro della creazione, luogo tradizionalmente occupato da Dio.
Uno dei grandi pedagoghi che hanno costruito l'educazione moderna è stato Juan Amos Comenius (1592-1670), che ha proposto un modello scuola fin dalla prima infanzia poiché non riteneva che la famiglia fosse un'istituzione capace di trasmettere valori ai ragazzo. Il tuo testo Didattica Magna fondamentale nell'organizzazione delle idee pedagogiche del momento, tra cui il necessario gradualismo apprendimento, cioè che i giovani apprendano gradualmente secondo la loro crescita fisica e personale.
Per i secoli a venire si è creata la lotta di classe che ha posto fine al Vecchio Regime e instaurato il capitalismo e ha trasformato anche la scuola e il processo educativo. Il nuovo processo educativo si è concentrato sul rafforzamento dei valori democratici e patriottici, indispensabili nell'era degli stati-nazione, e anche nell'apprendere mestieri e conoscenze sempre più specializzate e redditizie, cioè nella formazione di sempre più lavoratori specializzato.
Ciò è stato logicamente influenzato dall'ascesa della scienza e dello sviluppo tecnologico, che hanno dimostrato nel bene e nel male l'immenso potere che esiste nella conoscenza accumulata: fermando Sulle spalle dei giganti, come l'ha formulato Isaac Newton, possiamo arrivare a intravedere le verità universali più complesse e, di conseguenza, a dominare le forze naturali a nostra disposizione. beneficio. E l'educazione, come se non bastasse, servirà a insegnarci a esercitare quel potere a beneficio del specie e non a loro danno egoistico, purché sappiamo imparare dagli errori del passato. Ricordarli, trasmetterli e interpretarli: questo è uno dei compiti fondamentali dell'educazione contemporanea.
Riferimenti:
- "Saggio" in Wikipedia.
- "Storia dell'educazione" in Wikipedia.
- "Modelli didattici" in Wikipedia.
- "L'evoluzione dell'istruzione in America Latina" in Università del 21° secolo.
Che cos'è un saggio?
Il test è un genere letterario, il cui testo si caratterizza per essere scritto in prosa e per affrontare liberamente un determinato argomento, avvalendosi del argomenti e gli apprezzamenti dell'autore, nonché le risorse letterarie e poetiche che consentono di impreziosire l'opera e di esaltarne le caratteristiche estetiche. È considerato un genere nato nel Rinascimento europeo, frutto soprattutto della penna dello scrittore francese Michel de Montaigne (1533-1592), e che nei secoli è diventato il formato più utilizzato per esprimere idee in modo strutturato, didattico e formale.
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