Concetto in definizione ABC
Varie / / January 20, 2022
definizione del concetto
L'aggettivo dogmatico (dal greco dogmatico) si riferisce a colui che afferma le proprie opinioni come verità universali indiscutibili, senza necessità di sostanziarle. La dimensione dell'universalità è importante per comprendere il dogmatismo: se qualcuno afferma che qualcosa gli sembra”Bello”, non sarà necessario giustificare tale valutazione; tuttavia, non affermeremmo che si tratta di un dogma. Per parlare di dogmatismo, ci deve essere un'affermazione che trascende le percezioni private ed è ugualmente valida per qualsiasi altra. L'uso religioso del termine "dogmatico" si riferisce a tutto ciò che è legato ai dogmi della religione nonché a chi si dedica a trattare detti dogmi.
Professore di Filosofia
teologia dogmatica
La teologia è lo studio del divino. Una teologia dogmatica è quella che si occupa della divinità, dei suoi attributi e perfezioni, prendendo come Il punto di partenza sono i principi rivelati - vale a dire il dogma religioso - che vengono accettati come materia fede.
Si segnala inoltre che, in a pensiero come quella di San Agustín de Hipona (354 d. C - 430 d.C C.), la fede non consiste in un mero dogmatismo, ma esiste un rapporto reciproco tra fede e ragione, in quanto entrambe costituiscono strumenti complementari nella ricerca della verità. In questo senso, dirà che «la fede cerca, l'intelletto trova». L'intelletto non occupa il ruolo di fondare l'esistenza di Dio, ma è un mezzo per avvicinarsi a lui e accettare le verità di fede, come dati rivelati.
Filosofia e dogmatismo
È noto il brano della Critica della ragion pura in cui Immanuel Kant (1724-1804) afferma che l'empirista David Hume “lo risvegliò dal suo sonno dogmatico”. In filosofia, per "dogmatico" si intende quel tipo di pensiero che aspira a stabilire una conoscenza necessaria e, quindi, universale, indipendentemente dal mondo fisico, in senso stretto, metafisica. Il "sogno dogmatico” a cui Kant si riferisce è il sogno della ragione per conoscere immediatamente (senza ricorrere al sensibilità) l'essenza di tutte le cose.
Ciò che il filosofo sottolinea è che questo tipo di intuizione è possibile solo per un essere divino, ma non per la conoscenza entro i limiti delle facoltà cognitive umane. Gli uomini, in quanto esseri finiti, non hanno un'intuizione infinita del mondo, ma, per conoscere, sono necessari sia i concetti che le intuizioni sensibili (cioè empiriche). Una metafisica che sopprime dimensione la conoscenza empirica è, quindi, dogmatica, perché senza il Esperienza non può sostanziare i suoi concetti; pertanto, non può essere costituita come scienza.
Scienza e dogmatismo
Come abbiamo visto, esistono relazioni tra ragione, fede e filosofia, che potrebbero mettere in discussione una netta divisione tra dogmatismo e pensiero argomentativo. Che differenza, allora, con il dogma della scienza, se in nessuno dei casi è possibile fondare verità ultime?
Nella scienza, alcune "verità" sono generalmente accettate come punti di partenza che non richiedono giustificazione. Chiamiamo questi postulati “assiomi”. Tuttavia, ciò che differenzia queste verità infondate dai dogmi è che gli assiomi di una teoria sono determinati arbitrariamente e convenzionale, cioè possono sempre essere sostituiti da altri assiomi. Ciò rende l'edificio della scienza interamente rivisitabile, poiché se parte di una teoria si dimostra falsa, può essere eliminata.
D'altra parte, ciò che caratterizza il dogma è la sua indiscutibilità, in quanto il dogma rifiuta ogni verifica. Mentre le verità della scienza sono verità provvisorie, che vengono accettate sulla base di un interesse pragmatico, perché lo sono utili a un certo scopo, le verità dogmatiche sono accettate come verità rivelate, la cui permanenza nel tempo non si vede mai minacciato, a eccezione del caso in cui viene respinta la totalità della dottrina che si basa su tali dogmi.
Riferimenti bibliografici
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