Cultura nell'età del bronzo
Storia / / July 04, 2021
Non si dovrebbe credere che Cultura nell'età del bronzo la vita degli uomini aveva note o caratteristiche rudimentali. Al contrario, la vita in società era notevolmente sviluppata: la fabbricazione di armi e utensili in bronzo (lancia, spada, pugnali, anelli, spille, ecc.) hanno raggiunto una grande crescita tecnica e artistica, potendo dire lo stesso degli oggetti in argilla che formavano il ceramica.
Gli edifici in pietra, i palazzi, i templi, le mura, hanno dimostrato una preziosa conoscenza architettonica.
Contemporaneamente, in varie località dell'Europa centrale e meridionale, o del Vicino Oriente, si svolse un commercio molto attivo, che diede nuovi impulsi alla civiltà. Lungo i mari o i fiumi le barche trasportavano le mercanzie, lo stesso avveniva sulle strade di terra, a cavallo o su carri trainati da buoi.
A poco a poco, la valuta (sfere di metallo, barre, anelli) stava sostituendo il baratto o lo scambio nel commercio.
Tipici di civiltà così ricchi e preziosi corrispondono all'età del bronzo, come quelli di Troia descritti dal poeta Omero nella sua Iliade, o quelli delle città greche contemporanee di quella regione, o quelli dei grandi edifici e palazzi trovati in varie parti del parts isola di Creta, che rivelano fino a che punto l'uomo avesse accresciuto le sue risorse, rispetto al suo povero patrimonio nel periodo del pietra.
La vita era più completa e raffinata. Le differenze tra le classi sociali erano maggiori, tra chi aveva ricchezza e chi ne mancava, e tra chi era libero e chi era schiavo.
In molte regioni continuò il sabeismo o culto delle stelle, e l'animismo o credenza negli spiriti buoni e cattivi che vivevano dietro ogni fenomeno della natura, e anche la magia continuò, ma il culto del Sole si sviluppò ancora di più e le classi sacerdotale.
Le storie, sia orali, sia già registrate in forme rudimentali di scrittura, occupavano un ruolo di primo piano nella conoscenza del tempo. Gli uomini hanno iniziato facendo disegni prendendo modelli dalla natura, che poi si sono trasformati in pittogrammi o disegni stilizzati, e più tardi in geroglifici, immediati antecedenti della scrittura fonetica.