Pensiero di Jean Rousseau
Filosofia / / July 04, 2021
Jean Rousseau nacque a Ginevra, in Svizzera, il 28 giugno 1712, fu filosofo, scrittore e anche musicista. Riconosciuto come pensatore illuminato, Rousseau, con le sue teorie repubblicane, fece parte delle idee politiche che influenzarono notevolmente la Rivoluzione francese. Il suo lavoro più eccezionale è stato "Il contratto sociale".
La premessa fondamentale della teoria di Rousseau è stata sollevata per difendere il sistema democratico e quindi attaccano le monarchie assolute: “Tutto è perfetto quando lascia le mani del Creatore e tutto degenera nelle mani del Uomo".
La teoria sociale di Jean Jacques Rousseau porta con sé una serie di valori sociali, comunitari e statali che dovrebbero governare la relazioni che avvengono nelle comunità, nella società e nell'essere e dovere dello Stato, tema che ha affrontato nella sua opera: “Il Contratto Sociale".
Nel "Discorso sull'origine della disuguaglianza tra gli uomini" Rousseau cerca di segnare il momento in cui lo stato naturale dell'uomo è stato asservito dal diritto e dal potere.
Rousseau affermava che per conoscere l'origine della disuguaglianza tra gli uomini era necessario comprendere l'uomo in se stesso, comprendendo che l'anima umana ha trasformato la sua essenza all'interno del società.
Rousseau stabilisce due tipi di disuguaglianze nella società; la prima differenza è quella naturale o fisica, quella che viene stabilita da parametri come età, salute o forza fisica; il secondo archetipo del disaccordo è morale o politico, quei privilegi di cui alcuni godono anche in pregiudizio degli altri, come ricchezza, rispetto e potere, determinato dal consenso del Uomo.