Esempio di giornalismo: il commento
Redazione / / July 04, 2021
L'uomo non è solo consapevole del mondo e della vita, ma anche della propria coscienza. Scriviamo per comunicare pensieri e sentimenti, e pensiamo o riflettiamo su ciò che gli altri o noi stessi esprimiamo.
L'uomo commenta, per natura; analizza e sintetizza tutto ciò che si presenta alla sua comprensione. Tutti commentiamo, ma non tutti lo facciamo nella stessa misura. Il commento autentico richiede disciplina, metodo e tecnica, per quanto la difficoltà del soggetto lo consenta.
Il commentatore interpreta un problema, ponendolo nelle sue giuste dimensioni, e suggerisce ciò che è conveniente, in modo che ne migliori la qualità.
Il buon commentatore deve possedere le seguenti caratteristiche:
a) Oggettività, giudicare senza mescolare passioni, o accettare slogan al di fuori del valore intrinseco di ciò che si discute.
b) Nitidezza, penetrare con intelligenza ^ differenziare l'importante dall'irrilevante.
c) Criteri ponderati, da lodare e censurare quando necessario.
Esempio di commento:
È opportuno chiarire parte di quanto stabilito, mediante la trascrizione del commento che F. Díaz Romero ha scritto, in Excelsior, della mostra "Cento opere di Tamayo", inaugurata il 27 novembre nella città di Parigi.
È stata inaugurata oggi al Museo d'Arte Moderna della città di "La mostra "Cento opere di Tamayo" Parigi, e costituisce un grande evento nel mondo dell'arte e un grande successo per la pittura Messicano.
"Una delle mostre più importanti che è stata presentata in questo museo", ha affermato Jacques Lassaigne, capo curatore del museo.
Un centinaio di opere di Rufino Tamayo, realizzate negli ultimi quindici anni, mostrano l'enorme valore di questo pittore messicano, che Ha vissuto a Parigi per diversi anni e ha detto, commosso: "È una grande soddisfazione per me che Parigi riceva le mie opere e che sia stata così magnificamente installato."
"È soddisfacente notare che uno degli accordi della Commissione mista culturale e tecnica franco-messicana che si riunisce ogni due anni, ha dato come il risultato di questa mostra del pittore Rufino Tamayo, nel Museo d'Arte Moderna", ha detto l'ambasciatore messicano a Parigi, Silvio Zavala, che ha inaugurato questo esposizione.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Bcrnard Destremeau, rappresentava il governo francese e il ministro Sauvagnargues, che non poté partecipare perché in quel momento si teneva un consiglio dei ministri.
Destremeau si è congratulato con Tamayo per questo grande lavoro, che Parigi accoglie come merita.
All'evento hanno partecipato molti altri personaggi messicani, francesi e latinoamericani.
Il presidente del consiglio municipale di Parigi, Ivés Milhoud, ha espresso la sua grande ammirazione per l'arte di Tamayo.
Lo stesso hanno fatto gli ambasciatori e i capi di missione diplomatica a Parigi, che hanno evidenziato l'alto predominio che in quell'espressione, più volte telluriche, di ispirazione precolombiana e di realizzazione moderna, che rappresentano quelle cento opere di Tamayo, alcune realizzate a Parigi, da dove proveniva nel 1962.
È raro e non sarà facile ripeterlo, trovare tanti dei tessuti più belli di Tamayo, raccolti in una mostra.
Il 50 per cento dei musei e delle collezioni private proviene dal Messico, che per volere del Presidente Echeverría, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero La Pubblica Istruzione, attraverso l'Istituto Nazionale di Belle Arti e Letterature e il Museo Nazionale d'Arte Moderna, ha voluto mostrare il grado di pittura Messicano. Gli altri provengono da Stati Uniti, Canada, Francia e Spagna.