Esempio di un romanzo di dogana
Redazione / / July 04, 2021
Descrivi la vita e i costumi della gente. Il genio di Balzac, nella Commedia umana, illustra il romanzo dei costumi. Scriviamo poche righe: "A Parigi ci sono sempre due serate ai balli o alle feste mondane. Prima una serata ufficiale a cui partecipano le persone invitate, un grande mondo che si annoia. Ognuno di loro assume una posizione studiata davanti al vicino. La maggior parte delle giovani donne non viene per più di una persona. Quando ogni donna è stata convinta di essere la più bella per quella persona, e quando un'opinione del genere avrebbe potuto esserlo condiviso da altri, dopo aver cambiato frasi insignificanti, come queste: "Hai intenzione di andare quest'anno? presto a... (il nome di un possedimento)?" "La signora di tale ha cantato bion!" "Chi è quella donnina che porta tanti diamanti?", o dopo dopo aver lanciato frasi epigrammatiche, che provocano piacere effimero e ferite durature, i gruppi si diffondono, l'indifferente congedo, le candele continuano a bruciare nelle loro lavatrici, e poi la padrona di casa trattiene alcuni artisti, persone felici, amici dicendo loro:
"Resta, facciamo una cena privata."
Si incontrano in una stanzetta. Ed è allora che avviene la vera serata: serata in cui, come sotto il vecchio regime, tutti ascoltano cosa si dice, la conversazione è generale, e ognuno è costretto a mostrare la propria ingegnosità e contribuire al pubblico divertimento. Lì è tutto in vista, e una schietta risata segue gli atteggiamenti repressi che, nella società, oscurano i volti più belli. In una parola, il piacere inizia dove finisce la festa. La festa del grande mondo, una fredda rivista di lusso e una sfilata di autostima in piena regola, è uno di quegli inviti inglesi che Tendono alla meccanizzazione delle altre nazioni.L'Inghilterra sembra interessata a far annoiare il mondo intero quanto lei e quanto sua.
Questa seconda serata è dunque, in Francia e in alcune case, una felice protesta dell'antico spirito del nostro felice paese; ma, purtroppo, poche case esercitano una tale protesta, e il motivo è molto semplice. Se oggi non sono più tante le cene celebrate è perché non c'è mai stato, sotto nessun regime, un numero di persone inferiore a quello attuale, insediate, insediate e situate. Tutti sono in marcia verso una fine, o galoppano in cerca di fortuna. Il tempo è diventato il bene più costoso, e nessuno può quindi indulgere nella prodigiosa prodigalità di volare a casa il giorno dopo per svegliarsi tardi. Quindi, non c'è seconda serata se non in casa di donne abbastanza ricche da avere un soggiorno; e, dalla rivoluzione del 1830, queste donne si contano a Parigi." (Cfr. Bibliografia complementare, N9 6)