Esempio di poesia: Sonetto
Redazione / / July 04, 2021
All'interno della poesia si chiama sonetto alle composizioni che sono state classificate come arte maggiore, e da considerare come sonetto, anche Deve essere composto da quattro versi generalmente endecasillabi e la sua rima deve essere consonante.
Un'altra caratteristica che deve avere il sonetto è quella di essere diviso in due, che sono: due quartetti e due terzine.
La sua storia: Il sonetto fu integrato nella lingua spagnola apparentemente nelle mani di Iñigo López de Mendoza a metà del XV secolo, tra il 1442 e il 1450. López de Mendoza ha portato il sonetto dall'Italia, dove è stato creato nel XIII secolo, dandogli la caratteristica di essere adatto e dedicato all'esposizione dell'amore.
Esempio di sonetto: Re Nostro Signore
Sta arrivando, Signore, o sta già arrivando
l'età gloriosa quando il cielo promette
un gregge e un pastore solo per terra
fortunatamente ai tuoi tempi riservati.
Già un inizio così alto in un tale viaggio
ti mostra la fine del tuo santo zelo
e annunziare al mondo, per maggior consolazione,
un monarca, un impero e una spada.
Già l'orbita della terra si sente in parte
e aspetta in tutta la tua monarchia,
conquistata da te in una guerra giusta.
Colui al quale Cristo ha dato il suo vessillo
regalerà il secondo giorno più felice
in cui, conquistato il mare, conquista la terra.
Autore: Hernando de Acuña (n, Madrid 1519- m, Granada1581)
Esempio di sonetto: Dialogo tra babieca e rocinante
-Come stai, Rocinante, così magro?
-Perché non mangi e non lavori mai.
"Beh, e l'orzo e la paglia?"
"Il mio padrone non mi lascerà un boccone."
-Andiamo, signore, siete molto maleducati,
perché la tua lingua di culo oltraggia il padrone.
-Asso va dalla culla al sudario;
Vuoi vederlo? Guardalo innamorato.
-È stupido amare? -Non è grande prudenza.
-Sei metafisico. -Non mangio.
-Lamentati per lo scudiero. - Non è abbastanza:
Come posso lamentarmi del mio disturbo?
se il padrone e lo scudiero o il maggiordomo
sono cattivi come Rocinante?
Miguel de Cervantes Saavedra. (Soprannominato il monarca di Lepanto n. Alcalá de Henares 1547 - m. Madrid 1616).