Definizione di Vangeli sinottici
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nel giugno 2019
Si riferisce agli scritti di Luca, Matteo e Marco, sull'idea che ci sia una connessione tra i tre visioni, conseguenza di dati e storie trasversali che si possono apprezzare dall'esecuzione di a comparativo. È in questo senso che si usa il termine sinottico.
Approccio al "problema" sinottico
Nel Nuovo Testamento i primi tre libri sono il Vangelo secondo Matteo, secondo Marco e secondo Luca. Sono detti sinottici perché in tutti si mantiene la stessa struttura e contenuti molto simili.
Secondo gli esperti di questioni bibliche, questa coincidenza non è casuale e per questo motivo Motivo si ritiene che le tre testimonianze debbano provenire dalla stessa testoletterario o da una fonte comune. A questo punto si discute il problema sinottico per riferirsi a quale potrebbe essere l'elemento comune da cui emanavano i Vangeli di Matteo, Marco e Luca.
Dalla teologia il problema sinottico non esiste perché i tre vangeli derivano dalla parola liberata da Dio. Tuttavia, c'è un problema "letterario":
decidere quale testo o quale fonte orale contiene le informazioni originali di questi vangeli.Quattro ipotesi
Secondo il criterio di G. E Lessing i tre evangelisti si basavano su un vangelo scritto in aramaico che alla fine scomparve.
Un secondo ipotesi, difeso da H. Koester sostiene che prima di Marco c'era un altro evangelista con lo stesso nome e la sua opera serviva da riferimento per Matteo, Luca e il Marco che conosciamo.
La terza opzione è difesa da J. J Griesbach e secondo esso il primo vangelo fu quello di san Matteo, che servì come fondamento per il narrazione di San Lucas e San Marcos (questa concezione si basa su un fatto raccolto nel Nuovo Testamento: Matteo era un discepolo diretto di Gesù di Nazareth).
Secondo l'ultima ipotesi esplicativa, sostenuta dal teologo protestante Christian Wiesse e accettata dalla maggioranza dei ricercatori, le fonti originarie sarebbero due: la testimonianza di Matteo e Luca. Entrambi i vangeli condividerebbero un carattere comune, che il ricercatore lo chiamò con la lettera Q (Q in questo caso è l'abbreviazione della parola Quelle in tedesco, che significa carattere).
L'ipotesi Q, nota anche come Vangelo Q o Fonte Q, si riferisce al materiale comune degli evangelisti Matteo e Luca ma escludendo Marco. Secondo questa concezione, il contenuto dei vangeli sinottici sarebbe legato alla tradizione orale dei primi cristiani.
Vangeli Canonici e Vangeli Apocrifi
I cosiddetti vangeli canonici sono quelli che sono stati ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa cattolica (i tre sinottici già citati più il Vangelo di Giovanni). Tutte queste testimonianze si riferiscono al contatto diretto o indiretto che gli apostoli ebbero con Gesù di Nazareth.
I vangeli apocrifi sono quelli che non hanno avuto il riconoscimento ufficiale della Chiesa cattolica e che sono stati scritti dopo quelli canonici.
Al margine Dal loro riconoscimento ufficiale all'interno del canone cattolico, questi testi cercano di fornire informazioni su aspetti della vita di Gesù di Nazareth che non compaiono nei testi canonici.
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