Definizione di Web 1.0, 2.0 e 3.0
Varie / / July 04, 2021
Di Guillem Alsina González, a maggio. 2017
Il Web, nato nel 1992 al CERN (Conseil Europeen pour la Recherche Nucléaire) di Ginevra guidato da Tim Berners-Lee, ha attraversato diverse fasi evolutive, che sono avanzate in base alle tecnologie del momento e alla maggiore potenza che l'apparecchiatura che vi accede è andata vincente.
Beatitudine Evoluzione Possiamo avvolgerlo in tre passaggi fondamentali, il primo è
Web 1.0, che è l'originale e primordiale, caratterizzato dalla diffusione dei contenuti in una direzione
È definito utilizzando il linguaggio di markup HTML (Hyper Text Markup Language), derivato da XML, ed è nato sotto la tutela della comunità scientifica come modalità standardizzata di scambio di conoscenze indipendentemente dal sistema informatico utilizzato.
Durante il suo lavoro al CERN, Tim Berners-Lee ha avuto difficoltà a scambiare informazioni con gli altri scienziati di altri centri con diversi sistemi informatici, quindi ha ideato un sistema per facilitare e standardizzare questo pratica.
Il Web 1.0 ha superato tutti i suoi calcoli, ed è diventato un sistema standardizzato per la pubblicazione di qualsiasi tipo di informazione, scientifica e non, per consumo aziendale o privato.
Quel Web originale non consentiva alcun tipo di interattività; i contenuti venivano pubblicati sul server e, da questo, i client li "trascinavano" sui propri computer
Mentre questo Web è stato reso popolare, la tecnologia avanzata e, rispetto a Internet, le principali novità che potrebbero che interessano il Web sono state le connessioni a banda larga come ADSL e fibra ottica, e i gestori di Contenuti.
Allo stesso tempo, la facilità d'uso del Web lo ha reso il fine frontale di Internet, cioè il volto visibile che tutti hanno visto, al punto da identificare Internet con il Web.
Grazie a questo, le agevolazioni che i provider di accesso hanno cominciato ad offrire e la voglia delle persone di farsi sentire è nata la
Web 2.0, che altro non è che aggiungere una parte social al Web, e una serie di tecnologie che facilitano la pubblicazione di contenuti,
come i content manager oi CMS che, a loro volta, rendono possibili i blog, grandi esponenti di quella che fu l'esplosione del Web 2.0.
L'interattività nasce sul Web, ancora in maniera rudimentale, ma che già ci permette di interagire con gli altri Gli internauti e coloro che gestiscono siti web più facilmente che in passato e senza dover inviare a messaggio da e-mail.
Parlando di quest'altro servizio, è grazie al Web 2.0 che non solo i servizi di webmail vengono diffusi, ma anche altri servizi che Fino ad allora avevano avuto bisogno dei propri clienti, e che avevano acquisito interfacce Web, facilitando così il loro utilizzo da parte degli utenti. fine.
Il passo evolutivo successivo è stato il Web 3.0, che sfrutta tutta la tecnologia per potenziare il interattività, oltre a fornire nuovi modi per comunicare e anche per cercare e trovare il informazione
è il web Semantica, in cui le applicazioni online sono diventate protagoniste, da Google Docs a Facebook fino ai giochi online.
Tutto ciò reso possibile, prima di tutto, dalla massiccia disponibilità di connessioni a banda larga e dall'evoluzione dei browser (browser), che in una corsa per ottenere il massimo pubblico possibile, hanno incorporato funzionalità e permettendoti di fare cose impensabili fino a qualche anno fa, come le notifiche in tempo reale degli aggiornamenti in siti web.
La cosiddetta "nuvola" (nube in inglese), e che consiste nella purezza in a Conservazione replicato su più siti trovati in luoghi diversi, a volte continenti diverso, e la possibilità di lanciare applicazioni all'interno dei browser, ha portato alla creazione di un nuovo paradigma a partire dal commercializzazione di software, vendendolo non come prodotto, ma come servizio.
Questo, a sua volta, consente la necessità di avere un sistema operativo calcestruzzo installato per eseguire applicazioni.
È anche un momento in cui devi adattarti a piccoli e grandi schermi, quelli di smartphone e quelli del Smart TV, e questo inizia a essere qualcosa di intelligente grazie agli assistenti vocali come Siri, Google Now o Amazon Alexa.
E, una volta viste queste fasi, possiamo chiederci, esiste il Web 4.0? Sì, ed è un sito intelligente di cui si comincia già a vedere "la zampa"
ancora da cavallo del web 3.0. Sarà un Web onnipresente, quello dell'Internet of Things (IoT), che “capirà” cosa diciamo, andando oltre ciò che gli attuali assistenti vocali sono in grado di elaborare prima di nome.
Pertanto, chiederemo a qualsiasi dispositivo (come il nostro orologio o il nostro frigorifero) di "vogliamo un taxi che ci porti all'aeroporto in mezz'ora”E la nostra richiesta verrà inviata a un server online che richiederà un taxi (che potrebbe benissimo essere un veicolo a guida autonoma) con la destinazione dell'aeroporto già impostata.
Foto: Fotolia - Spectral / Julien Eichinger
Temi nel Web 1.0, 2.0 e 3.0