Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nel gennaio 2017
Il termine che stiamo analizzando ha usi diversi nella nostra lingua. Da un lato si dice che un evento è peculiare quando ha una caratteristica diversa dal solito. In relazione alle persone, coloro che per alcuni Motivo sono diversi dalla maggior parte sono considerati peculiari (ad esempio, a causa della loro aspetto fisico o dal suo personalità).
In relazione agli oggetti, quelli che hanno un elemento differenziante o si presentano con una Formato insolito, sono anche valutati come peculiari. Insomma, la peculiarità di qualcuno o qualcosa indica il loro elemento differenziante rispetto al gruppo di appartenenza.
Parliamo invece di peculiarità al plurale quando ci riferiamo alle caratteristiche che compongono una realtà. Quindi, se descriviamo la realtà sociale di un paese, citiamo una serie di caratteristiche uniche come la lingua, gastronomia o qualsiasi altro aspetto culturale.
La normalità
Se visitiamo un paese esotico, è molto probabile che molte cose saranno sorprendenti e, quindi, peculiari. Al contrario, se un abitante di quel paese visita il nostro, sicuramente penserà che il nostro modo di vivere è pieno di aspetti unici. Di conseguenza, diciamo che qualcosa o qualcuno è peculiare quando si discosta dall'idea di normalità. Il concetto di normalità diventa una sorta di confine che divide il mondo: dentro la normalità le cose non attirano l'attenzione, ma fuori diventano peculiari.
Gli umani sono esseri molto particolari
Il homo sapiens Fa parte del regno animale. Tuttavia, siamo "rari", perché abbiamo peculiarità molto significative. La nostra lingua e intelligenza fanno di noi una specie unica. Siamo mammiferi bipedi, un tratto molto raro (condiviso solo da scimpanzé e canguro). A differenza di altri animali, siamo imprevedibili e capaci del meglio e del peggio. Gli animali hanno un istinto e questo determina il loro condotta, ma gli esseri umani sono un mistero per noi stessi.
Altre parole con la stessa radice
Peculiare deriva dal latino, precisamente dalla parola peculiaris. Nella nostra lingua ci sono una serie di parole che condividono la stessa origine. La particolarità è dunque la parte del bestiame che il suo padrone donò in dono a uno schiavo nell'antica Roma (peculiare si riferisce anche al proprietà di uno schiavo e oggi questa parola è usata nella terminologia carceraria per riferirsi al denaro maneggiato dal prigionieri). La parola pecunia è equivalente a denaro e ha anche la stessa origine semantica.
Foto: Fotolia - Eugenio Marongiu / Massimimhokuto
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