Definizione di anno bisestile
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nell'agosto 2016
L'anno 2012 o 2016 sono bisestili. Ciò significa che in entrambi gli anni ci sono un totale di 366 giorni e non i soliti 365 giorni. La variazione di un giorno negli anni bisestili si riflette nella calendario in un giorno specifico, il 29 febbraio. Ovviamente, questo cambiamento nel numero totale di giorni ha una spiegazione ragionevole.
Che cos'è un anno bisestile e perché esistono?
Per comprendere questa particolarità del calendario, bisogna ricordare che la Terra si muove intorno al Sole e l'orbita completa avviene in 365 giorni e 6 ore. Questa cifra fa durare un anno 365 giorni, ma c'è il problema delle 6 ore rimaste. In modo che il tempo che colpisce il movimento della Terra intorno al Sole, e l'ora del calendario coincidono, l'anno bisestile è stato creato.
In questo modo ogni 4 anni si ha un anno bisestile (3 anni successivi con 365 giorni e al quarto si recuperano le ore mancanti e l'anno ha 366 giorni). Se non si aggiungesse un giorno intero ogni quattro anni, le stagioni sarebbero fuori fase per rapporto con il calendario, in modo tale che dopo 700 anni nell'emisfero nord il Natale cadrebbe in
estate e il contrario accadrebbe nell'emisfero australe.L'origine del nostro calendario
I popoli primitivi usavano le fasi lunari come calendario. Questa idea fu respinta quando gli egiziani scoprirono che i calendari lunari non erano usati per prevedere l'inizio delle inondazioni annuali del fiume Nilo. Questo perché le fasi lunari sono molto brevi e causano errori più facilmente.
D'altra parte gli egiziani si resero conto che seguendo il movimento del Sole potevano prevedere le stagioni e, inoltre, ogni 365 giorni arrivava il giorno più lungo dell'anno. Da allora gli egiziani iniziarono a utilizzare il calendario solare. È concezione degli egizi fu incorporata dai romani. Fu l'imperatore Giulio Cesare a rinnovare definitivamente il calendario e ad introdurre il concetto di anno bisestile. Questo avvenne nel I secolo a.C. C, perché in precedenza i romani avevano un calendario annuale di 10 mesi.
Il calendario introdotto da Giulio Cesare è noto come calendario giuliano, che fu riformato nel XVII secolo dal iniziativa di papa Gregorio XIII e per questo è noto come calendario gregoriano. Il calendario gregoriano introdotto a modifica rispetto agli anni bisestili e al nuovo regola incorporato alcune eccezioni a criterio anni bisestili generali (questo aggiustamento si basava su nuove conoscenze sulla traslazione della Terra attorno al Sole).
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