Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Cecilia Bembibre, in Mar. 2010
L'antonimo può essere definito semplicemente come una parola che si oppone in termini di significato ad un'altra e che si usa per esprimere l'esatto contrario di ciò che esprime la prima. Ovviamente, perché si verifichi l'esistenza di un contrario (o il concetto di contrario stesso), deve esserci una parola precedente su cui si applica quell'idea opposta. A differenza di altri termini, l'antonimo può non esprimere un'idea negativa (come potrebbe essere il caso degli aggettivi del stile 'bene e 'cattivo') se non semplicemente stabilire un'opposizione tra l'uno e l'altro (ad esempio, nel caso di 'uomo' e 'donna').
Come ci si può aspettare, contrari sono stabiliti in modo binario, cioè ci devono essere due termini o concetti che possono essere opposti. Allo stesso tempo, questa opposizione presuppone che il termine non sia ciò che il contrario rappresenta, ad esempio, nel caso di "giovane" e 'vecchio', mantenendo così la disparità tra i due e l'impossibilità che in qualche circostanza o eccezione del
linguaggio l'opposizione può scomparire.È importante notare qui che non tutte le parole hanno un contrario specifico (come nel caso dei nomi che si riferiscono a specie animali o piante a cui solo l'opposto di Genere). Molti altri contrari sono formati dalla semplice negazione della parola (ad esempio, comodo-scomodo).
Secondo gli esperti del semantica, possono esistere diversi tipi di contrari caratterizzati da certi tratti. In primo luogo troviamo gli antonimi complementari, quelli che si completano a vicenda e che sono assolutamente opposti l'uno all'altro e non agli altri. Questi contrari si eliminano a vicenda poiché la presenza dell'uno preclude quella dell'altro. Ad esempio: mortale e immortale.
D'altra parte ci sono gli antonimi graduali che sono opposizioni di diverso grado e che possono essere applicati in modo combinato tra loro, ad esempio grasso-magro (ci possono essere diversi gradi tra grasso e magro). Infine, i contrari reciproci sono quelli che richiedono un tipo specifico di parola che implica una relazione o un legame tra i due contrari che compongono la coppia, ad esempio amico-nemico.
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