Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nel giugno 2014
Il peccato è una deviazione da condotta corretta. È usato nel campo della religione, in particolare nelle religioni che si riferiscono alla Bibbia come libro sacro (ebraismo e cristianesimo).
Secondo la religione cristiana, gli esseri umani nascono con un peccato originale. I primi uomini (Adamo ed Eva) vivevano in uno stato di assoluta armonia, ma furono tentati da un serpente a violare un regola dettata da Dio, consistente nel non assaggiare un frutto di un albero. Non rispettando il divieto, Dio punì i discendenti di Adamo ed Eva (quindi tutta l'umanità) a convivere con l'idea del peccato.
Il peccato può essere minore o grave. Nel primo caso si tratta di un reato minore e si verifica in un contesto familiare e amichevole quando il credente non ha avuto un comportamento adeguato. Il peccato è grave quando la condotta rappresenta una chiara offesa alla volontà di Dio.
Per eliminare il peccato è necessario che ci sia inizialmente un sincero pentimento e per questo un sacerdote ascolta il racconto dei peccati attraverso la confessione. Dopo averli ascoltati, il sacerdote impone a
sanzione simbolico, una penitenza.Il processo interno attraverso il quale il peccato può essere riparato è l'espiazione. Consiste nel riparare in qualche modo il male che è stato causato dal peccato. Nel cristianesimo, in particolare nel cattolicesimo, ci sono le indulgenze, una forma di riparazione del peccato; normalmente attraverso qualche sacrificio economico (sarebbe come una multa), un digiuno o una visita ad un luogo sacro. Mediante l'indulgenza imposta dal sacerdote, il credente è perdonato per il peccato commesso.
Nel cattolicesimo si mantiene la convinzione che siamo tutti peccatori. In un duplice senso: a causa del peccato originale e perché l'uomo è imperfetto. Non importa quanto bene una persona si comporti, avrà sempre un difetto da correggere.
Il peccato è sinonimo di vizio e si manifesta a atteggiamento contrari alla volontà di Dio e, allo stesso modo, comportamenti sociali inappropriati. Pertanto, ci sono sette peccati capitali nel cattolicesimo. Sono comportamenti inappropriati e non c'è obbligo per non commetterli. I peccati sono: lussuria, gola, avidità, pigrizia, ira, invidia e superbia. Sono tutti vizi e bisogna cercare di non caderci, perché sono una tentazione ed è facile commetterne alcuni.
La nozione di peccato non è utilizzata nella riflessione etica. In questo settore non esiste un elenco di norme, né una procedura di riparazione. Nell'etica c'è un'analisi dei valori umani e una loro spiegazione. Sia la religione che l'etica cercano dai loro approcci che la vita nella società ha regole di coesistenza.
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