Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Florencia Ucha, a maggio. 2011
Il concetto che ci riguarda ha due usi nel nostro linguaggioDa un lato, si riferisce a tutto ciò che è proprio o associato al gesto, e dall'altro si riferisce all'azione del fare gesti.
Proprio o associato a gesti; azione di compiere gesti che comunicano stati d'animo, idee, sottolineano...
Intanto un gesto è un is forma di comunicazione non verbale molto popolare tra gli esseri umani, che di solito comunica uno stato d'animo, un'idea o l'enfasi di qualcosa, tra gli altri, e che verrà eseguito con una parte del corpo, producendo un movimento nelle articolazioni e nei muscoli delle braccia, della testa e delle mani.
Ma anche molte volte i gesti si trasmettono con tutto il corpo, con una postura corporea, che comprende gesti di tutto il corpo.
Vale a dire, sempre, il gesto, da qualunque parte provenga, implicherà la manifestazione, espressione di qualcosa che vuoi far conoscere ad un altro o ad altri.
Comunicano atteggiamenti e stati
Gran parte della comunicazione tra gli esseri umani proviene dal non verbale.
Con le parole trasmettiamo contenuti, e ovviamente c'è una forte influenza della ragione, mentre i gesti comunicano soprattutto atteggiamenti e stati.
Inoltre, i gesti sono per lo più eseguiti inconsciamente, cioè la maggior parte di ciò che facciamo non pensiamo prima, ma escono direttamente e naturalmente.
Di solito è facile leggere i gesti osservando attentamente il linguaggio del corpo e i gesti di qualcuno, senza nemmeno parlare Se lo incontriamo in privato, guardandoli sapremo se è felice, arrabbiato, se gli piace o non gli piace qualcosa, tra altri.
Ad esempio, quando qualcuno ci impone un gesto, è facile per noi scoprire che non è genuino. Uno dei più comuni è quando qualcuno simula un sorriso che non si sente realmente.
Attraverso i gesti possiamo esprimere una varietà di pensieri e sentimenti, come il disprezzo, l'amore, l'affetto, l'antipatia, l'odio, tra molti altri. In altre parole, i gesti possono essere trasmettitori di questioni piacevoli e positive, oltre che negative.
Quasi tutte le persone quando parliamo, accompagniamo le parole che esprimiamo con i gesti, nel frattempo ci sono alcune culture ed etnie che usano più gesti di altre.
Con questo intendiamo e chiariamo che il gesto e la parola possono essere accompagnati e sia l'uno che l'altro si aggiungono all'espressione in una comunicazione.
Ma a volte basta un gesto per esprimere quello che si pensa, senza dover dire una sola parola.
Inoltre, un altro problema legato ai gesti è l'accettazione, cioè in alcune parti del mondo un gesto può essere molto disapprovato, mentre in altri luoghi può avere un'ampia accettazione.
D'altra parte dobbiamo renderci conto che ci sono gesti socialmente condivisi e accettati e al di là delle varie culture, usi, tradizioni, e le lingue, sono usate ovunque, ad esempio, muovere la testa su entrambi i lati significa no e spostarla su e giù implica un sì, per citare alcuni dei gesti più popolari.
Classi di gesti
Ora il classificazione Il più comune dei gesti li differenzia in gesti emblematici (Sono segnali che vengono emessi intenzionalmente e che tutti sanno bene cosa significano, ad esempio il pollice alzato indica che va tutto bene, l'indice verticale sulle labbra, segna la necessità di fare silenzio), gesti illustrativi (Accompagnano la comunicazione verbale, sia per accentuare o enfatizzare ciò che viene detto con le parole; Di solito sono molto utili nei discorsi pubblici, ad esempio il candidato presidenziale che garantisce che con la sua proposta avrà successo e mentre lo dice alza entrambe le braccia) gesti normativi (Servono per regolarizzare o sincronizzare la comunicazione, ad esempio stringendo la mano quando si avvia una conversazione con qualcuno), gesti che esprimono stati di emozione(Attraverso queste persone esprimono lo stato emotivo che hanno in questo momento, ad esempio un ampio sorriso è un chiaro indicatore di un momento di gioia) Sì gesti di adattamento (sono quelli che usiamo per gestire emozioni che non vogliamo esporre o quando vogliamo calmarci in una situazione che provoca stress; siamo nervosi e poi ci mangiamo le unghie oppure prendiamo una penna e la portiamo con le dita da una parte all'altra).
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