Definizione di responsabilità civile
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nel dic. 2015
In termini generali, il responsabilità civile è il obbligo che spetta a una persona per adempiere al suo obbligo. Ad esempio, se un bambino provoca danni a un'auto, la responsabilità civile per questa azione sono i suoi genitori. Questo perché chi cagiona ad altri un danno è obbligato a risarcirlo anche se non esiste contratto che lo stabilisca Motivo si parla di responsabilità civile extracontrattuale). Per una persona da ritenere responsabile delle proprie azioni da margine Di un contratto devono convergere quattro circostanze: l'azione, il dolo o colpa, il nesso di causalità e la certezza del danno (se manca uno di questi elementi, non vi è responsabilità civile).
Analisi delle circostanze coinvolte
In primo luogo, deve esserci un atto o un'omissione illeciti che causi il danno (ad esempio, in un incidente stradale). automobile l'azione è il travolto di qualcuno o in uno studio medico sarebbe l'omissione di suturare la ferita del of paziente). Tuttavia, in alcuni casi può esserci un'azione ma non una responsabilità (ad esempio, quando qualcuno agisce per legittima difesa).
In secondo luogo, deve esserci frode, cioè l'intenzione di danneggiare un altro. C'è anche responsabilità civile quando c'è colpa, il che implica che pur non avendo l'intenzione di nuocere a qualcuno, si agisce per negligenza e provoca un danno.
Il terzo aspetto, il nesso di causalità, indica che il danno cagionato è una conseguenza dell'azione (per Ad esempio, un incidente è la conseguenza della guida negligente del conducente e non della vittima). Se non esiste un nesso di causalità, la responsabilità civile scompare.
Quanto alla certezza del danno, deve esserci un danno chiaro ed evidente. Riguardo a classificazione del danno si possono ordinare in: danni patrimoniali (che si dividono in danni consequenziali e lucro cessante) e danni extrapatrimoniali (che si dividono in danni alla persona e morale). Il danno consequenziale è la perdita di beni che un'azione produce (ad esempio, le spese che una vittima sostiene per riparare il male che ha subito). La perdita di profitto suppone che guadagno frustrato (ha cessato di percepire) a seguito di un evento (ad esempio, una persona che è vittima di un incidente può non riuscire ad ottenere reddito durante il periodo di convalescenza).
Il danno alla persona è il danno fisico subito da una vittima e deve essere risarcito e si deve tener conto che il danno deve essere oggettivamente provato. D'altra parte, il danno morale è la menomazione mentale subita da una persona per una determinata azione e, trattandosi di un danno personale, può essere valutata solo attraverso l'evidenza.
In ogni caso, se è provata l'esistenza del danno, esso deve essere risarcito (in danni patrimoniali, quanto speso o che cessato di essere percepito e nel danno extrapatrimoniale il giudice deve valutare i fatti e determinare il danno cagionato e la conseguente compensazione).
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