Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Florencia Ucha, nel dicembre 2011
Il suffisso è una specie di morfema (Unitàlinguistica il cui significato modifica o completa il significato di un lessema) aggiunto dopo il lessema di una parola. Il lessema è un'unità lessicale minima priva di morfemi.
Quindi, i suffissi sono sequenze linguistiche che vengono posticipate in una parola o in un lessema per modificarne il riferimento, grammaticalmente o semanticamente; sono uniti dietro, alla base della parola in questione, ad esempio, Fidanzamentosciocco, tra gli altri.
È necessario tener conto di quando scrivere un suffisso, che la derivata risultante dall'unione di una base e di un suffisso sarà sempre scritta in una sola parola.
Ci sono due tipi di suffissi, derivati o inflessioni. In quasi tutte le lingue, le derivate precedono le flessioni, perché le derivate tendono ad essere più vicine alla radice.
Alcuni esempi di suffissi sono: -aceous (crostaceo), -aco (libraco), -ano (paesano), -ario (concessionario), -azgo (corteggiamento), -ble (notevole), -ción ( divieto), -dero (doccia), -dor (loquace), -edo (quercia), -ero (ingegnere), -eño (Madrid), -ico (giornalistico), -ismo (conservatorismo), -ito fratello), - mentacapi di abbigliamento), -oso (scivoloso), -trix (attrice), -udo (barbuto), -ura (avvolgente).
Va notato che la suffissazione è un processo abbastanza diffuso nella maggior parte delle lingue umane per volere del formazione di nuove parole, circa il 70% delle lingue parlate e scritte in questo mondo usa ampiamente il suffisso e circa l'80% lo usa con costanza.
Sia i prefissi che i suffissi non sono parole ma appongono elementi privi di autonomia che necessariamente uniscono una base lessicale alla quale apporteranno diversi valori significativi, dando luogo alla formazione di nuove parole.
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