La generazione del '98
Letteratura / / July 04, 2021
La sconfitta della Spagna e la perdita di Cuba e delle Filippine prostrarono la nazione e sembravano ferire a morte lo spirito nazionale. In reazione a questa catastrofe, diversi giovani scrittori - che avevano già pubblicato le loro prime opere - raggruppati insieme, uniti dagli stessi sentimenti, e costituirono quella che da allora è stata chiamata la generazione di 98. Tra loro c'erano Miguel de Unamuno, Azorín, Pío Baroja, Ramiro de Maeztu, Antonio Machado e Ramón del Valle-lnclán. La generazione di 98 era un giudice severo per coloro che avevano condotto la Spagna alla rovina materiale e morale, e decise, in un frustrato e nobile zelo romantico, di abbattere i vecchi idoli e cambiare le abitudini politiche di Spagna. I suoi lontani maestri e ispiratori furono, tra gli altri, Larra, Clarín e, soprattutto, Joaquín Costa, Ángel Ganivet, José Ortega y Gasset e Francisco Giner de los Ríos, la cui Libera istituzione di educazione ha così influenzato lo spirito dei più eccezionali di questo generazione.
Lo scopo principale di questa promozione era quello di elevare la Spagna dalla sua prostrazione e discredito e metterla alla pari con le altre nazioni di
Europa; Europeizzare la Spagna, così isolata fino ad allora dal resto del continente, e darle uno spirito, un tono e un diversa dignità, contribuendo alla soluzione dei loro imminenti problemi: l'educazione, la povertà del popolo, eccetera. Tale era, in breve, il programma di quei giovani. Ma la loro voce non ebbe allora eco, e quasi tutti, dispersi verso discipline diverse, si ridussero al loro lavoro di scrittori, dando alle lettere di Spagna opere di straordinario valore.