Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Florencia Ucha, nel sett. 2011
Il ateismo implica il negazione dell'esistenza di Dio, sebbene, in ogni caso, in un senso più ampio del termine ateismo supponga anche il no credenza in qualsiasi tipo di divinità o essere soprannaturale.
Negazione dell'esistenza di Dio
Di fronte alle credenze di varie religioni che ci sia un Dio superiore che ha creato tutto ciò che esiste su questo pianeta, compreso l'uomo stesso, ci sono tre atteggiamenti fattibile: la credenza ovviamente, che è quella assunta dal credente, quella dell'agnostico che non sa con certezza se un tale dio esista o meno, e quella dell'ateo che nega categoricamente la sua esistenza.
Manifestazioni tipiche dell'ateo
In genere l'ateo si dichiara tale dal punto di vista intellettuale, cioè ritiene di non Non ci sono ragioni concrete o prove per mostrarti che Dio esiste e quindi non credi affatto nella Sua vita. esistenza.
L'ateo può manifestarsi in due modi, mostrandosi assolutamente combattivo e negativo ogni volta che gli viene menzionata l'esistenza di Dio; o al contrario, mostra a
atteggiamento passivo con cui dimostra un assoluto indifferenzaIn questo caso possiamo dire che l'ateo si avvicina alla posizione presentata dall'agnostico.Per spiegare la realtà e la vita, l'ateo si rivolge alla ragione e all'intellettualità che lo caratterizza poiché tutto per lui può essere spiegato dal modo in cui razionale e scientifico.
Origini del concetto
Il termine ateismo ha origine nel Parola greca atei cosa significa senza Dio e la parola ateo, come viene chiamato l'individuo che nega l'esistenza di Dio, fu usato per la prima volta nel Antica Roma per nominare quegli uomini che non credevano negli dei del pantheon romano, in particolare i cristiani.
Il termine comincia ad essere usato di più vigore nel XVI secolo, intanto, sarà dal movimento dell'Illuminazione che diventerà più rilevante in tutto il mondo.
Come diretta conseguenza della proliferazione delle religioni in tutto il mondo, iniziò ad essere applicato il termine ateismo per tutti gli dei e quindi si è deciso che l'uso del termine si applica a tutti coloro che non credono in nessun dio. Oggi non chiamiamo più ateo che non crede in un dio e sì in un altro, ma lo usiamo per riferirci a uno che non crede in nessuno.
Classi di ateismo
Sono stati proposti due tipi di ateismo, ateismo forte o positivo e ateismo debole o negativo. Il primo è caratterizzato da una negazione categorica dell'esistenza di qualsiasi dio, mentre il secondo è considerato il più vicino al concetto di agnosticismo, perché non implica l'affermazione dell'inesistenza degli dei ma si riferisce all'assenza di credenze in questi.
Va notato che l'agnosticismo è una posizione filosofica o personale che considera inaccessibile agli esseri umani. conoscenza umana del divino o di qualsiasi realtà o essere che trascende i limiti di ciò che è sperimentabile.
Intanto il concetto che si oppone direttamente a quello di ateismo è quello di teismo, che è intesa come la credenza nelle divinità, o in mancanza, la credenza in un creatore dell'universo che è quindi dedito al suo Manutenzione, nel suo governo e direzione.
Nel corso della storia e naturalmente a seconda dei contesti politici religiosi Gli atei prevalenti furono particolarmente perseguitati e in molti casi severamente puniti per tenere il filosofia dell'ateismo.
Attualmente non esiste un tale tipo di azione combattiva contro l'ateismo. Il mondo è cambiato, si è evoluto, soprattutto la cultura occidentale, e oggi sono assolutamente rispettabili le varie posizioni davanti a Dio, tutte coesistenti in modo armonico e senza che l'una di fronte all'altra o vice versa.
La tolleranza è un valore che prevale oggi di fronte a queste credenze divergenti e sebbene possa accadere che in in una certa cultura l'ateo è visto come un personaggio sospettoso e marginale non è affatto la posizione prevalente oggi.
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