Concetto in definizione ABC
Varie / / July 04, 2021
Di Javier Navarro, nell'aprile 2015
Se dovessimo usare una parola per definire cos'è una vendetta, diremmo che è una vendetta.
Il concetto di vendetta esprime il desiderio di ripristinare una situazione negativa del passato. Questa idea è applicabile a tutti i tipi di situazioni umane: rivalità tra paesi, competizione sportiva o giochi per bambini. In ogni circostanza in cui c'è una rivincita, il meccanismo generale è abbastanza simile:
1- Due parti si fronteggiano.
2- C'è una controversia e una delle parti perde e in risposta c'è una reazione, che porta al passaggio successivo.
3- la richiesta o il desiderio di vendetta del perdente.
Questa procedura è così generale che si parla persino di vendetta, che è il atteggiamento con cui si tenta di compensare la sconfitta.
Dalla Psicologia, e il bisogno di vincere
Se si analizza il senso di vendetta da un punto di vista psicologico, se ne distingue un aspetto ovvio: l'essere umano vuole vincere (in una battaglia, in una partita di calcio o giocando marmi). Dato questo fatto indiscutibile, possiamo fare quanto segue
domanda: Perché ci piace tanto vincere? C'è una prima risposta abbastanza semplice: perché è meglio che perdere.Tuttavia, un'altra possibile risposta è legata alla competitività. La teoria dell'evoluzionismo di Darwin affermava manifesto per cui combattono tutti gli esseri viventi sopravvivenza e in quel processo sopravvive chi si adatta meglio alle circostanze. In questo modo la vendetta sarebbe un meccanismo che ci permette di combattere ancora per ottenere la vittoria.
La vendetta intesa come una seconda possibilità
Continuando con l'analisi psicologica di questa idea, troviamo un aspetto che colpisce: la rivincita come secondo opportunità. Di fronte a una sconfitta, ci sono due possibilità. Da un lato è possibile assumerlo nel miglior modo possibile oppure non viene accettato e, di conseguenza, nasce il desiderio di vendetta.
Lo spirito di vendetta
Il valutazionemorale la vendetta è complessa. Si potrebbe parlare di due facce della stessa medaglia: come desiderio di superamento o come a impulso vendicativo. Illustriamo questi approcci attraverso due esempi. Supponiamo che due squadre di calcio si affrontino e in una partita precedente una di esse abbia subito una sconfitta per frana. In senso sportivo e nobile è comprensibile e ragionevole che ci sia voglia di vendetta. Immagina una situazione in cui una sconfitta è accompagnata da rabbia e odio per l'avversario, che produce un desiderio distruttivo di vendetta, senza nobiltà o spirito competitivo.
Problemi nella rivincita